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Perché la paura fa ammalare Parte terza: i rimedi e le terapie

 

“Se è vero, come è vero, che la paura è un veleno che può uccidere: qual è il suo antidoto?
L’unico vaccino naturale contro la paura si chiama «conoscenza»!”
Marcello Pamio

 

Scoprire “chi “realmente siamo, come siamo strutturati da un punto di vista fisico, psichico, energetico e spirituale è il percorso conoscitivo che ci permette di allontanare inutili e nocivi timori.
La conoscenza è trasformativa, muta la paura in desiderio di sapere.
Se per esempio capiamo come le malattie abbiano un significato, un senso biologico, cancelliamo la preoccupazione di diagnosi e prognosi e possiamo iniziare ad agire per stimolare un cambiamento che aiuterà il nostro cervello a risolvere il conflitto.

“L’ altra cosa che aiuta a superare la paura è l’accettazione di quello che sta accadendo e soprattutto l’assenza di controllo. Fintantoché non ci fideremo della sapienza magistrale della Natura e di quei programmi sviluppatisi in milioni di anni di evoluzione, continueremo a vedere persone che si ammalano e muoiono…”

Una delle prime paure che vive l’essere umano è la paura di perdere il contatto: per il bambino che è appena nato è la paura di perdere il contatto con la madre, che per lui significa Vita.

Poiché per il bambino il contatto con la madre è vitale, comprendiamo bene che IL CONTATTO è un bisogno fondamentale dell’essere umano per strutturarsi completamente. Nel contatto con la madre il bambino, nei primi 6 mesi di vita, acquisisce la certezza di esistere e soddisfa i suoi bisogni vitali. Nell’adulto tutto ciò crea la propria identità. Capite dunque che la paura di perderlo può davvero innescare delle reazioni bio-chimiche importanti.

La parte del nostro cervello che si occupa del contatto è la corteccia sensoria: per farvi capire quanto sia importante questo aspetto, basti notare che  un terzo del nostro cervello, la corteccia appunto,  è la parte che si occupa del contatto. Naturalmente per Contatto si intende più che il semplice contatto fisico, ma anche quello relazionale sessuale, emotivo e ideativo.

La corteccia, in breve, nelle sue varie parti, per funzionare bene, di cosa ha bisogno? Ha bisogno di coccole, contatto, carezze, condivisione, piacere, gioia, comprensione, emozioni, risate, relazioni armoniose, avventura, sorpresa. Se gli diamo tutto ciò le varie parti della corteccia sono in grado di abbassare lo stress e la paura, ci permettono di esprimere correttamente le nostre emozioni, di imparare, partecipano alla memoria emozionale, permettono l’interfaccia tra emozione e azione, consentono attenzione e ascolto, sviluppo intellettuale e regolano i comportamenti sociali e ancora molto altro.

Ecco perché, nel periodo che abbiamo appena passato chiusi in casa, molti di noi hanno sofferto molto o addirittura si sono ammalati: abbiamo perso il contatto, con qualcosa o qualcuno che per noi era vitale e abbiamo avuto paura. Nello specifico molti hanno avuto un sentito profondo di paura di morire, e hanno attivato il polmone, organo collegato a questa emozione. Noi esseri umani viviamo male la separazione perché spesso noi mettiamo la nostra identità, il nostro valore, nelle mani di qualcun altro: va da sé che se perdiamo quella persona o quella cosa, perdiamo anche la nostra identità, noi stessi, il senso della nostra vita. Questo accade per esempio quando ci separiamo dal nostro compagno/a, quando subiamo dei lutti importanti, quando perdiamo il contatto con qualcosa o qualcuno che noi consideriamo vitale, che per noi è nutrimento fondamentale per esistere.

Quindi, quando siamo fuori equilibrio e si innesca la paura con le patologie a essa connesse, dobbiamo riconnetterci con l’energia di nostra Madre, colei che per contratto spirituale ha accettato di portarci sulla Terra (insieme a nostro padre) impegnandosi a nutrirci, materialmente e in senso figurato, e a fornirci il nido in cui sentirci al sicuro. Dobbiamo riconnetterci con l’Amore incondizionato che l’ha mossa.

Per riequilibrare il Primo Chakra in modo da prevenire le patologie della Paura, ti propongo una breve Meditazione: “Mettere Radici”: con questa meditazione puoi sciogliere le tensioni e recuperare l’integrità in modo da affrontare la quotidianità e le decisioni da prendere in modo più coerente rispetto a ciò che sei realmente e abbandonare la Paura.

L’ascolto energetico di noi stessi in presenza di un dato sintomo ci aiuta a risalire alla tensione interiore che l’ha causato e comprendere il suo profondo messaggio, permettendoci di trovare anche  le terapie più idonee che possano guarirlo e, in seguito, prevenirlo, avendo compreso profondamente il modo in cui si può manifestare.

Ovviamente, l’intensità della Paura è proporzionale alla gravità del sintomo che manifesti.

Qui trovi la meditazione “Mettere le radici”, che ti aiuterà a riportare in equilibrio il centro interessato.

 

 

ASCOLTA LA MEDITAZIONE

 

 



“Sempre più esseri umani oggi sono coscienti di essere energia: tutta la materia che crediamo solida lo è, dato che è formata da particelle, alias energia che si fa densa a una certa frequenza.
Difficile crederlo - ovviamente - se vediamo il mondo solo dalla nostra piccola prospettiva, eppure le cose stanno così. 

Anche il nostro pensiero è energia, anche se ha una vibrazione più elevata e questo ci impedisce di vederlo. Gran parte di questo nostro pensiero - anche se può apparire strano - è involontario, automatico e ripetitivo: ciò significa che abbiamo a che fare con un'energia che tende ad essere statica, ovvero che può anche allontanarsi da noi ma che in realtà ci rimane intorno, presentandosi appena le circostanze lo permettono. 

La voce nella testa insomma ha una vita propria, e porta la maggioranza della gente a essere alla mercé di questi pensieri: in pratica, è come se fossimo avvolti da una nube grigia, posseduti da quel tipo di energia.  L’umanità oggi è ancora molto presa dalla mente, questo perché s'identifica solo con essa: in pratica, non credendo all'esistenza della coscienza - pur avvertendola chiaramente dentro di sé dato che avverte il conflitto - alla fine si lascia dominare dalle proprie paure e/o rigide convinzioni.
Anche le persone religiose sono vittime della mente - anzi forse sono le vittime per eccellenza! - dato che viene insegnata loro una spiritualità del tutto elementare basata molte volte proprio sulla paura, che non contempla l'uso della coscienza quanto piuttosto quello della mente (il non sé) che deve continuamente giudicare chi non rispetta la dogmatica a loro impartita. 
La densità dell'ego comunque - ovvero la personalità costruita da questa mente, con tutto il suo carico di paure e giudizi - dipende da quanto siamo connessi con la nostra anima, cosa che può portarci a periodi di libertà ma anche a essere intrappolati nello stato cosiddetto egoico. 
Per uscire da quest'ego, dunque, l'unica soluzione è che mente e anima, mente e coscienza siano allineate.

Le persone che vivono con maggiore coscienza sono vittime anch'esse di paure o convinzioni inconsce non verbalizzate: quest'ultime per esempio riguardano le cosiddette convinzioni di fondo, come il fatto che "non ci sono mai abbastanza soldi" o che "della gente non ci si può fidare", pensieri che creano successivamente la loro realtà personale. Siamo tutti insomma talmente vittime della mente che ci portiamo indietro un sacco di bagaglio inutile, spazzatura mentale ma soprattutto emozionale. 

Non bisogna essere scienziati per capire che un pensiero positivo ha tutto un altro tono rispetto a uno negativo: in pratica, è sempre la stessa energia, ma a una vibrazione del tutto differente. 
I campi di energia negativa si alimentano attraverso i drammi familiari, le relazioni intime, le relazioni sul posto di lavoro, pensieri o circostanze sfavorevoli o i cosiddetti "nemici": in pratica, il corpo di dolore che circonda una persona cerca dei complici per riuscire ad alimentarsi e, se non li trova, ecco che nutre sé stesso attraverso semplici pensieri negativi, in pratica dei rimuginamenti e/o dei tormenti.
La nostra società si basa molto sulla paura, ecco perché tutti noi siamo immersi in un vasto e costante campo di dolore collettivo: provate per esempio a osservare l'emozione di un conduttore di un telegiornale davanti a una terribile notizia o il nostro stesso entusiasmo per i film violenti o di orrore, e la cosa sarà immediatamente chiara. 

Per liberarci dal nostro corpo di dolore - dal nostro strato di negatività psichica - bisogna prima di tutto riconoscere che abbiamo quest'ombra che di tanto in tanto ci segue e ci possiede.
Più ce ne rendiamo conto, più diventeremo presenti e consapevoli a noi stessi: il segreto, quindi, in un certo senso, è prendere le distanze proprio da noi ovvero, una volta capito che siamo coscienza che fa un'esperienza nella materia, scindere l'ego da noi, e capire che tutti gli altri sono vittime della nostra stessa "malattia", ovvero l'ego, una fasulla personalità provvisoria e perennemente pronta allo scontro e al giudizio. In questo modo, il pensiero piano piano non sarà più offuscato da certe emozioni, e il nostro corpo di dolore diventerà carburante per la nostra coscienza. 
È come se pian piano non ci identificassimo più con quei pensieri, dato che riconosciamo chi siamo veramente e come questo vortice di negatività si stia largheggiando dentro di noi.
Come si può ben capire, la vita non è una cosa facile: una volta però appresi certi meccanismi, abbiamo il dovere - anzi il diritto - di riconoscerli e modificarli, al fine di portare felicità - e quindi coscienza - in questa nostra dimensione che è solida solo in apparenza.
 “

Tratto da: “Un nuovo mondo”, di Echart Tolle.

 

Per accogliere le nostre paure in modo saggio, senza reprimerle o tentare di imbavagliarle, proponiamo una serie di rimedi naturali che agiscono dolcemente senza creare effetti collaterali o dipendenza.

AROMATERAPIA




A livello fisico l’organo radice della Paura è il Rene. Possiamo dunque utilizzare l’Aromaterapia con i suoi oli essenziali, che agiscono sia sul corpo che a livello del sistema nervoso, per sostenere i reni e stemperare le emozioni ad essi collegate. Possiamo creare miscele per paure generalizzate da diffondere nell’ambiente che abitiamo o per massaggi e bagni armonizzanti;  ecco alcuni esempi:

  • olio essenziale di angelica e di arancio dolce: l’olio di angelica è particolarmente indicato per il femminile e aiuta la ritenzione idrica; l’arancio dolce lavora molto bene sul sistema nervoso apportando calma e gioia di vivere contrastando dunque le eventuali paure che ci affliggono.
  • Finocchio dolce e legno di rosa: il finocchio riduce lo stress e regolarizza il sistema neurovegetativo, è anche una specie di protettore psicologico con la sua azione difensiva rispetto all’aggressività di altre persone; è particolarmente adatto per contrastare la paura di fallire in soggetti che rifiutano i cambiamenti; il legno di rosa elimina la paura da stress, l’ansia da anticipazione, il timore causato dall’attesa di un evento che deve compiersi, è calmante e rassicurante.
  • Pino cembro e ylang-ylang: il pino cembro trasmette la sensazione di coraggio e la capacità di durata nell’affrontare le difficoltà, aiuta chi si sente indebolito a causa di pressioni esterne e stimola e rafforza il sistema immunitario; l’ylang-ylang sviluppa l’amore per sé stessi e il contatto con la propria fisicità, il suo profumo soave scioglie le tensioni, attenua la rabbia, rilassa, smorza gli stati di irrequietezza e di agitazione, è calmante a livello del cuore, favorisce il sonno: è molto indicato per massaggi e bagni aromatici.

Le miscele di oli essenziali che vi cito adesso sono più indicate per paure legate a traumi affettivi:

  • Mandarino e rosa: il mandarino è un’essenza rilassante e calmante, molto indicata contro l’ansia, nervosismo e stress nei bambini, anche di sera per favorire il sonno (o nei momenti di crisi o cambiamento come trasloco, ingresso a scuola, nascita di un fratello, separazione dai genitori), il mandarino è adatto anche agli adolescenti e adulti, con la azione antistress svolge un’azione sia a livello fisico che psicoemotivo, aiuta il soggetto a essere sincero con sé stesso, a recuperare un sano e autentico amor proprio e aiuta a mettersi in contatto con il proprio bambino interiore e a sostenerlo; l’essenza di rosa lavora sull’amore, contrastando dunque gli effetti delle paure; cura in profondità i problemi affettivi, cancella la melanconia e porta la concordia nell’ambiente: è consigliato nei lutti, nelle separazioni affettive e in persone che hanno subito abusi sessuali.
  • Maggiorana e neroli: la maggiorana ha effetti sia rilassanti che fortificanti. A livello fisica ha una spiccata azione antispasmodica ed analgesica, che si esercita a livello delle funzioni digestive e viscerali, a livello della sfera nervosa esercita un notevole effetto riequilibrante in caso di stress nervoso con somatizzazioni quali palpitazioni, tendenza al rialzo della pressione arteriosa, cefalea, disturbi digestivi ecc. E’ fortificante e stabilizzante in caso di instabilità emotiva in cui si alternano ansia, nervosismo, insonnia, ideale per accettare un lutto o una perdita affettiva, in sinergia anche con rosa e cipresso. L’essenza di neroli ha come sfera d’azione principale il sistema nervoso ed è uno degli oli migliori per calmare e stabilizzare la mente e il cuore ed è adatto anche ai bambini e alle persone ipersensibili che si agitano e si stressano facilmente; nell’adulto quest’olio può risvegliare le antiche sorgenti di vita e di benessere che hanno sede nell’inconscio e nelle parti più profonde del corpo (come i reni e i visceri). Il neroli sostiene e rafforza aiutando anche il rilascio delle emozioni represse.

Per paure legate alla sfera sessuale si possono utilizzare l’olio essenziale di rosa, il neroli e l’ylang-ylang

Per la paura della morte sono indicate le essenze di betulla(debella tutte le forme di paura, i timori, il senso di inadeguatezza, l’insicurezza e i sensi di inferiorità) e di cipresso(rafforza la personalità ed il carattere, aumenta l’autostima, aiuta nelle crisi di ansia e di panico).

Per la paura delle malattie utilizziamo olio essenziale di timo, di manuka(ideale dopo eventi violenti e traumatici, fortifica e stabilizza, dona una sensazione di sicurezza e protezione, molto utile in caso di insicurezza, ansia e paura) e di betulla.

Per la paura di lasciarsi andare a gesti estremi sono utili cipresso e rosa.

Tutti questi oli fortificano, aumentano la fiducia in sé stessi e difendono dagli influssi esterni.

In ogni caso si dovranno scegliere gli oli che più corrispondono alle caratteristiche di ognuno.

 

FLORITERAPIA

 

I Fiori di Bach



Il dott. Edward Bach (1886 - 1936)  ha scoperto questo metodo di guarigione all'inizio del secolo scorso. Per più di 70 anni le 38 essenze dei Fiori di Bach si sono dimostrate utili per i bambini così come per gli adulti per tutti i tipi di problemi emotivi: problemi di sonno, paura del fallimento, paura degli esami, deficit di attenzione, tristezza, sensi di colpa, problemi di concentrazione. la paura, l'ansia, il disagio, la mancanza di fiducia in se stessi, lo stress e le preoccupazioni.
Si rivelano utili per sbloccare la forza reattiva di un individuo,mobilitare le forze interiori per innescare un cambiamento positivo.

 

Di seguito l’elenco delle essenze più indicate per la paura.

MIMULUS: è il fiore delle paure concrete, come parlare in pubblico o prendere un aereo, e delle fobie (della folla, dei ragni ecc). La persona Mimulus è fragile e timida e ha la tendenza a fuggire da quello che la spaventa. Assumere Mimulus dona serenità e il coraggio di affrontare le piccole prove quotidiane. L'ansia di Mimulus si manifesta quando deve affrontare un'esperienza che implica un "giudizio": un esame, un colloquio di lavoro, un appuntamento amoroso, una gara sportiva o anche un'esperienza nuova. È anche l'ansia dei timidi, caratterizzati da bassa autostima, restii al cambiamento e portati a somatizzare "di pancia", e dei bambini che diventano ansiosi quando devono partire per un viaggio, dormire al buio, andare dal dentista o affrontare un'interrogazione.

 

ASPEN è il fiore per le paure vaghe, senza un’apparente causa.
La frase tipica della personalità Aspen è: “Ho una paura folle, ma non so di cosa”. L’assunzione di Aspen dona coraggio, blocca l’eccessiva immaginazione e aiuta a reagire con calma agli stimoli negativi.

 

ROCK ROSE  L’azione di Rock Rose aiuta a sbloccarsi dall’angoscia e dalla paralisi e dona forza per affrontare ogni situazione. Ricavato dai fiori dall'eliantemo, Rock rose è il fiore di Bach consigliato per curare l'ansia parossistica causata da forti spaventi improvvisi, o eventi e situazioni che provocano forti traumi come incidenti, cattive notizie  o anche in occasione degli attacchi di panico accompagnati da tachicardia, senso di oppressione al petto e alla gola, vertigini, "fiato corto", tremori. L’azione di Rock Rose aiuta a sbloccarsi dall’angoscia e dalla paralisi e dona forza per affrontare ogni situazione.

 

RED CHESTNUT è utile in caso di paura che accada qualcosa di brutto alle persone che si amano. Ad esempio, è indicato per i genitori che non si addormentano di notte finché il figlio non rientra in casa. L'ansia da separazione scatta ogni volta che una persona cara si allontana fisicamente, e si manifesta come paura che gli succeda qualcosa di terribile, che si ammali, abbia un incidente grave, venga rapito ecc. Red Chestnut è utile anche ai bambini, particolarmente nella prima fase della ricerca di autonomia, quando il conflitto tra il bisogno di allontanarsi dal controllo del genitore e la paura di non poter più "tornare indietro", si trasforma in paura che i genitori che possano morire o "sparire" in qualche modo. Usare Red Chestnut aiuta a moderare la protettività eccessiva e dona calma e serenità.

 

CHERRY PLUM è il fiore per chi ha paura di perdere il controllo e di lasciarsi andare interiormente. Particolarmente indicato per chi tende a reprimere le proprie pulsioni. L’assunzione di Cherry Plum aiuta a comprendere l’istintività ed il pensiero subconscio.

Esiste, poi, una combinazione di essenze, studiata dallo stesso Bach, efficace in caso di shock emozionale o di stress acuto improvviso. Si tratta del Rescue Remedy ed è utile per riportare tranquillità e pace nella persona. Contiene Cherry Plum, Clematis (presenza nel qui e ora), Impatiens (decelerazione fisica e mentale), Rock Rose e Star of Bethlehem (scioglie la paralisi emozionale conseguente a un evento traumatico). agendo in sinergia tra loro, costituiscono una sorta di "pronto soccorso" naturale e aiutano a sentirsi più lucidi e reattivi nel momento difficile.

Preparazione:  si riempie una boccetta da 30 ml. con contagocce (potete trovarle in farmacia), con due terzi di acqua e un terzo di brandy, che ha la funzione di conservante. A questa miscela si aggiungono 2 gocce di ogni rimedio scelto prendendole dalla stock bottle (4 gocce per il Rescue Remedy). Assumetene poi 4 gocce 4 volte al giorno.

 

I Fiori Australiani



Le Essenze floreali australiane testimoniamo un’antica tradizione: gli Aborigeni australiani hanno frequentemente utilizzato i Fiori per i disagi emozionali, cosí come avveniva, con le popolazioni locali, nell’antico Egitto, in India, Asia e Sud America. L’uso delle Essenze floreali ha conosciuto una lunga tradizione fino a divenire molto popolare a partire dall’epoca medioevale in Europa. Sia Hildegard Von Bingen (XII sec. d.C.) che Paracelso (XV sec.) lasciarono testimonianza scritta dell’abitudine comune di raccogliere la rugiada dei fiori per affrontare alcuni disagi della sfera emozionale. Questa metodologia fu fatta propria, oltre mezzo secolo fa, dal Dr. Edward Bach.

La società moderna esprime esigenze e problematiche che si sono differenziate rispetto al passato. La risposta a queste necessità può essere data dalle Essenze floreali australiane, le cui peculiarità sono state individuate e sviluppate dal Dr. Ian White, ultimo di cinque generazioni di Practitioner australiani.

Ian è cresciuto nel “Bush” termine utilizzato per definire aree particolarmente selvagge del territorio. La nonna di Ian, esperta nell’utilizzo delle piante australiane, era solita portare con sé il nipote a passeggiare nel “Bush”, analogamente a quanto faceva con la madre di Ian. Grazie alla sua rilevante esperienza e conoscenza ha potuto indicargli le numerose proprietà benefiche di piante e fiori.
Grazie a Lei, Ian ha sviluppato un profondo rispetto per la Natura, che gli è servito per divenire pioniere e operatore impegnato nella ricerca delle qualità delle piante del continente australiano ed in particolare delle Essenze floreali.

I fiori Australiani maggiormente indicati per la paura sono i seguenti:

 

Crowea: indicato in caso di ansia anticipatoria, paura di "quello che può succedere". Incapacità di rilassarsi a causa delle continue preoccupazioni. Disturbi psicosomatici che, causati da ansia e stress, colpiscono soprattutto lo stomaco.

Crowea aiuta ad eliminare l'eccessiva preoccupazione favorendo la calma e il rilassamento del corpo e della mente.

Dog Rose: timore ad affrontare le semplici cose quotidiane, come per esempio guidare la macchina, parlare con persone sconosciute, di contrarre una malattia o di andare dal dottore, ecc. Ma anche difficoltà ad affrontare gli altri, ad inserirsi in un nuovo gruppo o ad affrontare situazioni nuove.

Dog Rose favorisce il coraggio di affrontare le situazioni della vita e la capacità di esprimersi in modo più disinvolto e spontaneo.

Dog Rose of the Wild Forces: timore di perdere completamente il controllo e di non essere capaci di gestire la situazione. Sensazione di essere invasi dall'intensità delle proprie emozioni e di non riuscire a dominarle. Intenso disagio interiore.

Dog Rose of the Wild Forces favorisce capacità di autocontrollo e padronanza di sè e un miglior equilibrio emozionale.

Grey Spider Flower: paura di forte intensità che blocca la capacità di agire e offusca la lucidità mentale. Stato di allerta permanente e sensazione che stia per succedere qualcosa di pericoloso. Sensazione che la propria vita o la propria identità siano in pericolo. Stato di tensione e ansia costante.

Grey Spider Flower favorisce calma, coraggio e presenza di spirito per affrontare la realtà con fiducia.

Black Eyed-Susan: quando a generare uno stato di ansia sono giornate cariche di impegni e ritmi frenetici.

Black Eyed Susan aiuta a fronteggiare lo stress, favorendo calma, pace interiore e capacità di rispettare i propri ritmi biologici.

Macrocarpa se l’attacco di panico proviene da una condizione di forte stress. Questa essenza ti dona forza interiore, entusiasmo e resistenza fisica.


Preparazione: si riempie una boccetta da 30 ml. con contagocce (potete trovarle in farmacia), con tre quarti di acqua e un quarto di brandy, che ha la funzione di conservante. A questa miscela si aggiungono 7 gocce di ogni rimedio scelto prendendole dalla stock bottle. Assumetene poi 7 gocce due volte al giorno, mattina e sera.

 

Daniela Temponi – Brunetta Del Po

 

SITOGRAFIA

https://www.danielagrossi.it/post/ansia-un-aiuto-dai-fiori-australiani
https://disinformazione.it/2019/11/18/paura-la-piu-antica-e-potente-emozione-umana/
https://www.natur.it/blog/floriterapia/i-fiori-di-bach-come-rimedio-per-ansia-e-paura/
https://www.riza.it/benessere/fiori-di-bach/2248/ansia-e-stress-addio-con-i-fiori-di-bach.html
https://www.fioriperlanima.com/dog-rose.html
http://www.bachcentre.it/fiori_bach/rimedi_floreali_bach.php

BIBLIOGRAFIA

Echart Tolle “Un nuovo mondo” Oscar Mondador
M.T.Lucheroni e F. Padrini “Aromaterapia” Fabbri editori
Fabio Nocentini “Prontuario di Aromaterapia” Daigo Press
Luca Fortuna “Aromaterapia per l’anima” Xenia Ed.