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La cistitite

La cistite ruota attorno al tema del lasciar scorrere le acque, del non trattenere i residui del metabolismo, del concedersi la cedevolezza necessaria per far accadere le cose in modo spontaneo. E' un fastidioso disturbo delle vie urinarie che guarisce con dieta giusta e rimedi naturali.

La cistite è un’infiammazione della vescica, che può avere forma acuta, cronica o recidivante. Si manifesta in genere con un senso di pesantezza nella parte bassa della pancia, malessere generale, con uno stimolo assai frequente a urinare, spesso accompagnato da bruciore uretrale e /o dolori quando si fa la pipì, che a volte può contenere anche gocce di sangue. La cistite è dovuta per lo più a infezioni da batteri (spesso di origine intestinale), ma anche ad allergie e traumi di origine sessuale. Secondo le ricerche le donne sono le più colpite, perché l’uretra, il piccolo condotto da cui fuoriesce l’urina e che collega la vescica con i genitali esterni, è molto più breve rispetto all’uomo, e i disturbi sono praticamente uguali per tutte. Nella maggior parte dei casi si tratta di un’infezione di origine batterica che passa “disinfettando” naturalmente le vie urinarie; per alcune persone è invece necessaria l’assunzione di antibiotici, dietro prescrizione medica. In entrambi i casi, la dieta corretta abbinata a qualche rimedio dolce è la prima soluzione per sconfiggere questo fastidioso disturbo.

Il significato della cistite: la cistite ruota attorno al tema del lasciar scorrere le acque, del non trattenere i residui del metabolismo, del concedersi la cedevolezza necessaria per far accadere le cose in modo spontaneo. Chi soffre di cistite è una persona che, mentalmente, non è disponibile a cedere. Le pareti della vescica si infiammano, combattute fra l’evidente bisogno di lasciar andare le cose in modo naturale e la volontà di delimitarle, di controllare il flusso degli eventi. Ma quali eventi? Quelli che hanno a che fare con la simbologia delle acque: la sessualità (acqua come libido che scorre), la femminilità (acqua come donna e madre), le origini (acqua come oceano primordiale), la plasticità (acqua come elemento che si piega e si adatta), la spiritualità (acqua come materia sottile e trasparente) e la trasformazione (acqua come fiume che scorre).

E’ su questi temi che l’inconscio gioca la sua partita: da una parte la tendenza al controllo, dall’altra alla cedevolezza. E i sintomi parlano chiaro: lo stimolo e il bisogno di urinare più volte segnalano il bisogno di cedere e, al contempo, indicano la difficoltà di questa cedevolezza dovuta al tentativo di controllo; il bruciore segnala la lotta fra l’acqua e il fuoco, il femminile e il maschile. Questo disturbo è tipico di chi fa fatica a lasciar cambiare le cose, che vorrebbe mantenere inalterata la situazione presente e dunque, non lasciando andare, fatica a rigenerarsi completamente : la cistite si ripresenta proprio perché c’è un’incapacità a cambiare atteggiamento.

Suggerimenti: lasciate che la vita scorra senza volerla condizionare, facendovi trasportare dagli eventi senza irritarvi ne opporvi. Un esercizio simbolico che potete effettuare è quello di immergersi nell’acqua di una piscina, o al mare in estate, senza nuotare: a occhi chiusi, lasciate che il vostro corpo galleggi e venga trasportato dolcemente dalle onde, ascoltando la sensazione del corpo alla deriva e acquisendo fiducia nella “volontà dell’acqua”. Così, per analogia, riprenderete familiarità con la vostra cedevolezza femminile.

Daniela Temponi