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PELLE DI VELLUTO Capire prevenire e curare i disturbi della pelle nei mesi estivi con alimentazione e rimedi naturali

  LA PELLE NELLA VISIONE PSICOSOMATICA


“La pelle è la pagina su cui scrive la psiche”, così Jung sinteticamente descrive come il legame che la pelle stabilisce con il sistema endocrino, immunitario, metabolico ma soprattutto con quello nervoso, la rende lo specchio della vita emozionale dell’individuo. Nell’affrontare le problematiche cutanee, che sono un codice di espressività corporea e rivelano un disagio psichico, uno squilibrio interiore, è imprescindibile il riconoscimento e la comprensione dello stato psichico del paziente che spesso non riesce ad esprimere con le parole la propria sofferenza.

LE FUNZIONI PSICO EMOTIVE DELLA PELLE
• La pelle rappresenta il nostro l’involucro, il confine che delimita il nostro spazio interno e funge da tramite, attraverso il tatto, tra noi e il mondo esterno ma anche da filtro e barriera permeabile contro gli agenti nocivi. In tal senso essa svolge un’importante funzione di limite e di confine che consente all’individuo di percepirsi come essere distinto e delimitato. È pertanto è di fondamentale importanza per la vita stessa, in quanto contribuisce a determinare la consapevolezza di sé (individualità) attraverso la consapevolezza del corpo.
• Ha una funzione protettiva, nei confronti degli stimoli esterni, verso i quali reagisce allontanandoli o smorzandoli ma anche per quelli interni che essendo vissuti come minacce per l’equilibrio (emozioni disturbanti, impulsi repressi) sono portati alla superficie rivelando la situazione conflittuale.
Attraverso un sintomo cutaneo (dermatite, prurito ecc.) la pelle filtra e scarica la problematica.
• La pelle è l’organo della relazione, del contatto, della comunicazione e attraverso i suoi disturbi può farsi carico di esprimere un conflitto relazionale, all’interno del nucleo familiare, sociale o lavorativo del soggetto o conflitti di separazione.
• E’ un’importante zona erogena: se l' esigenza di utilizzarla come tale è repressa a causa di paure, desideri, vergogna, si possono verificare alterazioni cutanee; quindi può essere la sede di conflitti relativi alla sessualità.
Anche nel lessico quotidiano possiamo ritrovare espressioni linguistiche che rimarcano i profondi legami fra psiche e cute, tra stati emotivi come collera, paura, vergogna, ansia e cambiamenti dello stato fisiologico della pelle:
rosso dalla vergogna, bianco dalla paura, ho la pelle d'oca, lasciarci la pelle, amici per la pelle, avere i nervi a fior di pelle, a fior di pelle, avere la pelle/scorza dura, averne una pelle , far accapponare la pelle, fare la pelle, fare la pelle di cappone, fare una pelle a qualcuno, levare la pelle, non stare nella pelle, vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso, non voler essere nella pelle di qualcuno, pelle di pesca, pelle di seta, questione di pelle, rimetterci la pelle …

IL CONTATTO CUTANEO NELLE PRIME RELAZIONI

La carezza non è un semplice sfiorare, è formare J.P. Sartre

Il contatto cutaneo tra la madre e il neonato, la fase simbiotica, è un fattore che la psicologia ritiene determinante per lo sviluppo del bambino, infatti da esso scaturirà la formazione dello schema corporeo e si delineeranno importanti dinamiche emotive, affettive e cognitive che formeranno la personalità del soggetto. Il tatto, le percezioni olfattive il caldo, il freddo, la pressione sono per il neonato stimoli indispensabili che lo aiuteranno gradualmente a delimitare i confini tra se stesso e il mondo.
Già Sigmund Freud aveva sottolineato l’importanza del ruolo delle sensazioni cutanee nella formazione dell’Io, ed i suoi concetti sono stati man mano approfonditi dai suoi successori. La figlia Anna Freud sosteneva che: “all’inizio dell’esistenza il fatto di essere accarezzati, stretti e calmati da un contatto cutaneo aiuta il bambino ad edificare un’immagine del corpo e un io corporeo sano, aumenta gli investimenti di amore su se stessi e allo stesso tempo favorisce lo sviluppo dell’amore oggettuale, cementando i legami tra madre e bambino”.
Anche per Winnicott : ”è importante soprattutto che la madre tenga fisicamente il bambino, il che corrisponde ad una forma di amore”.
Ashley Montagu ribadisce l’importanza della pelle nello sviluppo del comportamento umano. Il tatto è interpretato come un contatto soddisfacente, che può avvenire con le carezze, le coccole, gli abbracci, l’aggrapparsi e che nella prima infanzia, svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’individuo. Attraverso la stimolazione tattile il bambino apprende cosa significhino l’intimità, la prossimità, la distanza e il distacco.
Lo psicanalista francese Didier Anzieu individua nella pelle la base dell’evoluzione psichica. La nascita vissuta come momento di lacerazione di una pelle comune, richiederà di sviluppare un Io-pelle psichico, un involucro che accoglie i contenuti psichici del soggetto, garantendone l’individualità.

LA PELLE E IL SOLE:

UNA LETTURA PSICOSOMATICA

L’esposizione ai raggi solari può, in alcune persone, provocare reazioni cutanee pruriginose ed antiestetiche come eritemi, eczemi e orticarie.

Il significato psicosomatico di questi disturbi, analizza cosa accade da un punto di vista simbolico quando la pelle incontra il sole. La luce solare è collegata alla relazione con il padre biologico, o con il Padre celeste e per esteso con l’autorità simboleggiata dall’immagine paterna.
“Al sole …è attribuito di solito un valore maschile,di principio di fecondazione… Rappresenta quindi la luce diurna, e per estensione la coscienza vigile, la possibilità di vedere e quindi di accedere direttamente alla conoscenza e alla gestione dei fenomeni naturali e umani. Il regno del sole è quello dell’ordine supremo, è l’occhio divino che sorveglia e protegge, è il signore del tempo lineare e dell’evoluzione.” (Riza,Medicina psicosomatica e naturale)
La pelle rappresenta la personalità, la percezione della libertà, il mostrarsi al mondo per quello che si è, ma anche un elevato livello di controllo messo in atto proprio quando non ci si sente liberi.
L’incontro delle due istanze – sole e pelle – riconduce ad un conflitto causato da un genitore o da un’autorità, che limitando l’individuo non gli permette di esprimere e vivere appieno la propria personalità.

ORTICARIA E PRURITO

Esistono orticarie solari, da caldo, da freddo, da acqua, da stimoli traumatici. In circa un terzo delle orticarie croniche, comunque, gli stimoli psicogeni sembrano avere un ruolo scatenante o di incremento in correlazione ad altri fattori fisici (Pancheri, 1984).
L’orticaria è una dermatosi frequente caratterizzata dall’eruzione di ponfi fugaci pruriginosi (che scompaiono in qualche ora per poi eventualmente ricomparire), a limiti netti e spesso di colore bianco o rosa.
Si può presentare in forma acuta (se compare in qualche giorno) in percentuale dieci volte superiore nel bambino rispetto all’adulto, o in forma cronica, in cui il riconoscimento eziologico è pressoché (all’80%) nullo.
In sostanza, l’organismo attua una risposta difensiva verso un elemento esterno che non viene, comunemente, ritenuto nocivo.
L' osservazione che l'orticaria spesso sembra essere correlata a situazioni psicologiche particolari ha origine lontana nel tempo: per esempio, già nel 1953 Wittkower in un suo studio sulla personalità di questi pazienti rilevò la presenza di meccanismi psicopatologici quali masochismo, aggressività repressa ed esibizionismo represso, oltre al fatto che esperienze di perdita o di minaccia di perdita di persone significative precedevano la comparsa o la recidiva della malattia nel 70 % dei casi (Wittkower, 1953).

Per alcuni autori, i ponfi sarebbero in relazione ad un pianto represso, là dove ad un attacco di orticaria seguono momenti di grave disillusione.

Trattandosi di reazione fisica ad oggetti di varia natura (polvere, metalli, pelo di animali, ecc.) piuttosto che a sostanze alimentari, diviene importante capire cosa rappresenta quell’oggetto o quella sostanza nel vissuto del paziente che manifesta la reazione allergica. Ad esempio, l’intolleranza al latte, molto diffusa, può essere legata a temi del materno, dell’indipendenza desiderata ma non raggiunta.

Per quanto riguarda il prurito che si accompagna a queste manifestazioni, vale quanto detto più sopra: la dinamica del prurito riporta a qualcosa che è in fermento all’interno del paziente e che serve a richiamare l’attenzione su una specifica zona corporea.

Inoltre va ricordato che la conseguente necessità di grattamento rappresenta un atto auto aggressivo, ma è pur sempre un invito all’autocontrollo. Il grattamento genera soddisfazione e serve per allontanare le parti morte della cute. Analogicamente suggerisce il tentativo di allontanare cose, persone, situazioni conflittuali o sgradite.

Quando il prurito si presenta senza concomitanti manifestazioni cutanee (escludendo ovviamente la presenza di malattie sistemiche) denota la presenza di un problema del paziente nei confronti della propria aggressività che non affiora neppure in superficie, restando invisibile agli altri.

Queste forme di prurito spesso compaiono anche quando non si accettano importanti cambiamenti, quali pensionamento, invecchiamento, comparsa di malattie.


L’ERITEMA SOLARE

L’eritema è il primo campanello d'allarme che avvisa dell'irritazione dovuta all’esposizione solare prolungata o a un sole troppo cocente. Tutte le radiazioni solari possono produrre l’eritema, però di solito si attribuisce una maggiore responsabilità ai raggi diretti di tipo B .
L'eritema compare qualche ora dopo l'esposizione e scompare genere in 36-48 ore. La pelle si presenta molto calda a volte pruriginosa e dolente al tatto.

Povero Sole. Quante colpe ti danno. Che il Sole sia una concausa dei casi di eritema non v’ è alcun dubbio,ma che sia la causa,assolutamente no. Siamo di nuovo di fronte "all'effetto cicogna".Tratto di questo caso in modo generalizzato,perché sono pressoché tutti uguali:
l’eritema si manifesta più frequentemente dopo l’esposizione al sole e si attribuisce subito la colpa a suoi raggi, ma, di fronte alla domanda:
"Perché ad alcune persone, ma non a tutte?",
le risposte spaziano tra la sensibilità della pelle,il sistema immunitario,l’ allergia e aspettiamoci prima o poi anche la causa genetica.
Innanzi tutto osserviamo su quali parti del corpo si verifica l’ eritema; è per lo più localizzato nelle braccia o sul petto. Sono le parti del contatto,dell’ abbraccio e, se proviamo a interrogare la persona, non è difficile trovare il conflitto di separazione da qualcuno o da qualcosa, anche se in maniera leggera. È quanto accade a molti bambini, per esempio che vanno in vacanza al mare o in montagna, lasciano a casa mamma, papà, nonni o amici,vivendo una separazione leggera. Sulla pelle, dove avviene il contatto biologico, si verifica una superficiale riduzione dello strato d’epitelio, seguita poi nella fase di risoluzione da un altrettanto leggera fase di riparazione, con un po’di ricostituzione dell’ epidermide. È ovvio che il Sole, dove la pelle sta riparando va ad accentuare questa fase calda e provoca un maggior arrossamento, ma in tal modo ne è una concausa non la causa. Il fenomeno è leggero e dopo pochi giorni, con l’aiuto di una crema protettiva, si risolve l'effetto del Sole, accompagnato anche dal completamento del programma biologico, cioè la fine del processo vagotonico.”
Claudio Trupiano -Grazie Dottor Hamer-


La parte del corpo colpita dall’eritema racconta in modo ancora più preciso i conflitti rappresentati.
Il viso: il segnale è che la persona di sente invasa o aggredita dal mondo circostante o da un’autorità, al punto di voler tenere lontano il mondo. Oppure potrebbe avere una tensione con un partner, da cui si sente “aggredita o invasa”.
Il petto: rappresenta la sfera affettiva, quella occupata dal cuore. L’individuo non si sentirebbe libero in relazione alla sfera affettiva: ovvero non si sentirebbe amato dal papà o non accettato dal mondo.
Le gambe: questa è la parte del corpo cui corrisponde la sicurezza e la relazione con la mamma, vero prototipo della sicurezza. La traduzione del sintomo sarebbe: la mamma non mi fa sentire libera/o, anzi mi crea insicurezza, soprattutto se la mamma è quella che comanda a casa. Un’altra lettura potrebbe essere: il papà – l’autorità – non mi “difende” dalla mamma; o ancora, anche il papà – o l’autorità – è fonte di insicurezza nella mia vita.

 I FIORI AUSTRALIANI

I fiori australiani offrono un valido aiuto per riequilibrare molti disturbi cutanei e per affrontarne le cause emotive.

Spinifex, un’erba cespugliosa dalle lunghe foglie urticanti, viene utilizzata da millenni dagli aborigeni australiani per “ripulire” la pelle da eruzioni, eczemi e dermatiti. Con questa pianta si prepara un’essenza floreale dalle proprietà antipruriginose, lenitive e purificanti, utilissima per il trattamento di tutte le affezioni cutanee: lenisce infiammazioni e irritazioni, aiuta a combattere bolle, vesciche, desquamazioni e arrossamenti, favorisce la cicatrizzazione di tagli e piccole ferite. Massaggiato sulla pelle quando le prime bolle dell’herpes cominciano a svilupparsi, Spinifex riesce molte volte a ridurre la “crisi” o abbreviarne il decorso. Ma il grande merito di questo rimedio è quello di “portare fuori” la causa profonda del disagio e favorirne la presa di coscienza, permettendone la rielaborazione.

Mulla Mulla, considerato uno dei più efficaci rimedi del Bush australiano, possiede specifiche proprietà protettive contro ogni tipo di disturbo causato dall’esposizione al fuoco e al calore: scottature, eritemi solari, ustioni e bruciature, e difende la pelle e gli organi interni dall’esposizione a raggi ultravioletti, raggi X o radioterapia, diminuendo così - come una sorta di “scudo” protettivo - i danni da assorbimento.


SALVA LA PELLE CON I NOSTRI SUGGERIMENTI

Eccoci finalmente in estate, la stagione più amata e attesa dell’anno, quella vissuta con maggior senso di libertà e spensieratezza: tutto intorno a noi parla di calore e gioia, è l’apoteosi della vita.
In estate il corpo è soggetto a diverse modificazioni di cui è sempre protagonista e complice il sole. I raggi solari infatti sono in grado di apportare effetti importanti sia attraverso il contatto con la nostra pelle, sia attraverso la luce che colpisce i nostri occhi e raggiunge e condiziona il nostro sistema nervoso. Anche il cibo di stagione racchiude in se molta della forza del sole, non a caso proprio in questa stagione abbondano verdure che abbracciano tutto lo spettro cromatico. In questo senso bagni di sole e alimentazione naturale sarebbero sufficienti da soli a farci star bene per tutta la stagione. Una corretta esposizione ai raggi solari assicura infatti il fissaggio di calcio nelle ossa, grazie alla produzione di Vit. D, soprattutto per bambini e anziani. Anche i livelli di Vit. C aumentano, perciò la pelle si rinnova con più facilità, grazie alla stimolazione della produzione di collagene. Dal punto di vista ormonale, cresce la sintesi di testosterone e serotonina dalle spiccate proprietà antidepressive. Finalmente anche il nostro sistema immunitario risulta più forte tanto che in estate è più difficile ammalarsi.
Tuttavia anche l’estate ha le sue insidie nascoste, soprattutto nei raggi del sole e nel caldo torrido. Canicola e raggi ultravioletti possono costituire insieme un binomio pericoloso per cuore, circolazione e naturalmente per tutta la pelle. Le elevate temperature estive, se non bilanciate da un’opportuna reintroduzione di liquidi, possono mettere a rischio il nostro equilibrio elettrolitico con danni a volte anche seri , soprattutto a carico dei muscoli, specie quello cardiaco. La disidratazione è tra tutti il rischio maggiore in estate.
Un occhio di riguardo spetta dunque alla nostra pelle, un organo in estate quanto mai sollecitato. La pelle non è dissimile dalla buccia dei frutti: se esposta a eccessivi raggi solari, può disidratarsi andando incontro a fenomeni di invecchiamento precoce o anche disturbi più seri. Soprattutto all’inizio dell’estate le quantità di melanina non sono ancora sufficienti per offrirci un valido scudo all’irraggiamento solare, e rischiamo di andare incontro a scottature ed eritemi.
Il sole di agosto con la sua grande energia può “bruciare” il corpo, se ci esponiamo senza le dovute precauzioni, e in particolare l’organo che lo accoglie e lo assorbe, cioè la pelle. Essa infatti è già carica nei suoi strati più profondi del fuoco di giugno e luglio: subire quello di questo mese potrebbe alterarne gli equilibri, facendole perdere la sua bellezza e tonicità, trasformandola in un terreno inaridito.
Quindi cominciamo presto in estate ad occuparci della nostra pelle, per evitare la disidratazione e la comparsa di precoci segni di invecchiamento, a partire da un’alimentazione adatta.
I meccanismi che mantengono la pelle morbida, lucente ed elastica sono complessi, ma tutti dipendono da due fattori:
• La nutrizione, da parte dei capillari arteriosi che portano ossigeno e sostanze vitali;
• La rimozione delle scorie metaboliche, ad opera dei capillari venosi e dei vasi linfatici. Entrambi i processi avvengono nel tessuto connettivo, il tessuto presente tra i vasellini e le cellule cutanee.
L’aridità del tessuto connettivo dovuta all’eccesso di Fuoco agisce a livello cutaneo in tutte le sue funzioni: rallenta il ricambio cellulare, toglie elasticità per via della perdita di collagene e fibre elastiche, aumenta l’idratazione con perdita di lucentezza e freschezza, riduce l’azione ormonale limitando l’apporto di nutrimento alle ghiandole sebacee e ai bulbi piliferi, danneggiando la sottile pellicola trasparente che riveste la cute proteggendola da vari agenti esterni.
Quindi il sole di agosto rischia di disidratare la pelle favorendo l’accumulo di pericolose tossine.
ERITEMA SOLARE: è una malattia allergica che può manifestarsi nelle esposizioni solari, anche nei bambini, che può comparire soprattutto se la pelle non è sufficientemente protetta o ci si espone troppo a lungo. La pelle presenta chiazze in rilievo, con aspetto a grattugia, le aree più colpite sono in genere il petto e il volto, ma si può estendere all’intero corpo. Quasi sempre l’eritema provoca un intenso prurito e bruciore e si possono anche formare bolle ed edema, ma solo nei casi più gravi. L’eritema in realtà può causare, se ripetuto nel tempo, una riduzione delle difese della pelle, predisponendo il soggetto a un aumento delle possibilità di infezione da microrganismi di vario tipo. Oltre agli effetti acuti dell’esposizione, ci sono anche quelli cronici: assottigliamento cutaneo, comparsa di macchie e dilatazioni capillari e un aspetto irruvidito, tutte modificazioni irreversibili, da prevenire con protezioni e integratori.

LA PELLE A TAVOLA

La dieta estiva suggerisce di ridurre il più possibile gli alimenti di origine animale, abbondare in frutta e verdura, assumere piccole porzioni di cereali integrali, aggiungere sempre semi oleosi come quelli di sesamo, girasole, lino e zucca, ricchi di zinco, indispensabile per la salute della pelle, mentre il consumo di mandorle e frutta secca, in generale, va ridotto.

LA PRIMA REGOLA SALVA PELLE è mantenerla idratata bevendo molta acqua: solo una cute ben idratata può apparire luminosa e fresca; ciò è dovuto al fatto che le cellule di quest’organo sono costituite in gran parte d’acqua e, se non vengono dissetate regolarmente, si seccano e la pelle diventa arida.

CAROTENOIDI, VITAMINA E, ANTOCIANI E ALTRI ANTIOSSIDANTI contribuiscono a ridurre l’invecchiamento cutaneo derivante dall’esposizione al sole. Soprattutto i CAROTENOIDI sono considerati gli spazzini dei radicali liberi, che impediscono quindi l’ossidazione delle cellule della cute in particolare. L’azione foto protettrice del betacarotene assunto oralmente è stata dimostrata fin dagli anni Novanta da uno studio che ha osservato la riduzione dell’eritema solare causato dall’esposizione ai raggi UV, proprio a seguito di un’integrazione con betacarotene. Recentemente anche il LICOPENE, un altro carotenoide presente soprattutto nel pomodoro, è stato oggetto di importanti studi pubblicati sul British Journal of Dermatology, in cui hanno dimostrato la sua capacità di ridurre l’eritema solare e stimolare la produzione di collagene.

ZINCO E SELENIO:indispensabili per prevenire l’infiammazione della cute dovuta ai raggi del sole.

VITAMINA C E GRASSI BUONI rigenerano la cute regalandole morbidezza e luminosità.
Dove troviamo tutte queste sostanze? Naturalmente nei cibi che l’estate ci offre tanto generosamente. In questo periodo infatti abbiamo una grande varietà di alimenti che ci aiutano a difendere la nostra pelle, prevenendo la disidratazione e aumentandone le difese contro sole e sbalzi termici. Il bel colore giallo o arancio o rosso della frutta estiva segnala un elevato contenuto di enzimi e vitamine: la frutta colorata è quella da privilegiare.
Ciliegie, prugne, fragole, mele rosse, peperoni rossi e pomodori, carote, mirtilli, lamponi, pesche, albicocche, cetrioli, meloni, angurie, Kiwi, lattuga, prezzemolo, radicchio rosso, semi di zucca, girasole, lino, semi di sesamo, nocciole, mandorle, germogli, pesci come salmone e sgombro, legumi, pasta e riso integrali, avena, orzo, amaranto, sono tra gli alimenti da privilegiare per proteggere la nostra pelle.

AZIONE ANTI AGE CON I FRUTTI TROPICALI:
Ricchi di enzimi antiossidanti, ananas, mango e papaya sono ideali non solo per bilanciare gli eccessi della dieta estiva, ma sono un valido aiuto per liberare i tessuti dal surplus di radicali liberi e rinnovare la nostra pelle.
• I frutti tropicali sono i più ricchi di enzimi, elementi fondamentali per favorire la rapida rigenerazione degli strati cutanei;
• Contengono alte dosi di betacarotene e vitamina A, sostanze che hanno un’importante azione sull’accrescimento, sullo sviluppo e sul trofismo di cute e mucose;
• Racchiudono un’elevata percentuale di acqua, che favorisce l’idratazione e la conservazione del film idrolipidico, lo strato protettivo che difende la cute dall’aggressione degli agenti esterni irritanti e invecchianti.

ECCO UN MENU PER UNA GIORNATA DI RIGENERAZIONE DELLA PELLE TUTTA AL NATURALE CON LA FRUTTA ESOTICA !!!

Colazione:
Papaya e melograno, diuretici, antiossidanti e disintossicanti: mescola ad un bicchiere di succo di melagrana (nei negozi bio), un frutto intero di papaya centrifugato o frullato.
Oppure: fai una macedonia con Kiwi e papaya con del succo di limone, aiuti anche l’intestino a rimanere regolare, se lo gradisci puoi aggiungere dello yogurt per accentuare l’efficacia depurativa.

Pranzo:
Ti propongo una insalata di ananas, che contiene un enzima, la bromelina, che svolge un’azione antinfiammatoria che accelera lo smaltimento delle scorie, sgonfia l’addome e rende la pelle luminosa e previene gli eritemi solari, inoltre, se hai ospiti, puoi offrirla in una cena d’estate: farai un figurone!!! Prendi un ananas intero, taglialo a metà nel senso della lunghezza compreso il ciuffo verde; scavane la polpa e falla a pezzettini, che unirai a 1 cetriolo a fettine, qualche pomodorino a spicchi, qualche ciuffo di insalata riccia: condisci con succo di lime, poco sale e coriandolo macinato al momento e 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva. Rimetti la macedonia nelle metà d’ananas e spolverizza con semi di zucca. Puoi abbinare a carni bianche o pesce, uova, pane integrale.

Cena:
Uva e Frutto della passione: centrifuga un grappolo d’uva e un frutto della passione e bevi dopo cena. L’uva è uno scrigno di vitamine e contiene gli antociani, i pigmenti rossi che contrastano la degenerazione della pelle e la formazione di radicali liberi; il frutto della passione è ricco di zuccheri, vit. A,B,C ed E, ferro fosforo e potassio che combattono la ritenzione idrica e attenua venuzze e capillari. Puoi abbinare a un secondo a tua scelta, ma che sia leggero.
Bruschetta antiossidante: anche uno dei piatti della nostra tradizione, se fatta con gli ingredienti giusti, può servire come antiossidante e ci assicura tutte le sostanze che difendono la pelle: falla con pane integrale, e farciscila con pomodoro a tocchetti, sedano a fettine conditi con olio, sale e pepe; ne fai un piatto unico se unisci del formaggio di capra e abbini a verdure fresche.
Per gli spuntini puoi scegliere tra la frutta che ti ho indicato sopra, magari abbinata con dei semi e yogurt, se non l’hai preso a colazione. Ottimo è sempre il frullato, perché idrata e nutre in modo leggero e facilmente assimilabile, da fare anche con the bianco o verde, o con un infuso di carcadè, un perfetto antiossidante, che protegge e mantiene elastica la pelle e contiene anche mucillagini utili per la funzionalità intestinale, puoi farne un infuso con dei fiori secchi (in erboristeria o negozi bio), da mettere in frigo come bibita da bere durante il giorno, o anche da usare arricchito da pezzettini di frutta fresca e foglie di menta, a mò di sangria. Usato come tisana al mattino, tutti i giorni, aiuta a prevenire l’osteoporosi.

RIMEDI NATURALI PER L’ERITEMA SOLARE:
Per prevenire scottature ed eritemi puoi provare l’alga Dulaniella (la trovi sotto forma di integratore alimentare), ne basta una capsula al giorno. Quest’alga è ricchissima di betacarotene. Per le sue virtù antiossidanti è anche consigliata ai fumatori, per frenare l’invecchiamento indotto dalla nicotina, ed è ideale anche per chi smette di fumare, perché conserva attivo il metabolismo.

Ecco come sfruttare le sue virtù protettive:

• Iniziare almeno un mese prima delle vacanze a inserire nella dieta quotidiana più frutta e verdura crude, ridurre al minimo gli alimenti a base di latte e derivati che, con l’esposizione al sole, possono favorire l’insorgenza di eritemi e allergie cutanee.
• Una volta alla settimana fare uno scrub su viso e corpo con una manciata di crusca e un cucchiaio di olio di mandorle.
• Mantieni la pelle sempre ben idratata, magari con un buon olio (mandorle, nocciole, ecc), da applicare dopo il bagno o la doccia tutto l’anno.
• Ogni giorno prendi un integratore a base di Omega 3 e uno che contenga l’alga Dulaniella. Dopo un mese sospendi l’Omega 3 e continua con l’alga per tutto il periodo estivo: proteggerai la pelle con un effetto anti age prolungato.

Puoi abbinare all’assunzione dell’alga Dulaniella l’olio di Ribes Nero, una buona fonte di Omega 3 e Omega 6 perfettamente bilanciati fra loro, per far si che quest’olio abbia un’intensa azione antinfiammatoria e antiallergica.

Sempre come prevenzione, la gemmo terapia si avvale dei Macerati Glicerici di Ribes Nigrum (50 gocce in un po’ d’acqua, a colazione), e di Ficus Carica (50 gocce in un po’ d’acqua, a cena) da usare in associazione, a partire da un mese prima dell’esposizione solare.
Se invece l’eritema è già comparso puoi usare del gel puro di Aloe: applicalo frequentemente sulle parti interessate, con le sue proprietà rinfrescanti calma il dolore, riduce la sensazione di pelle sensibile e la desquamazione troppo veloce.
Puoi assumere gli Oligoelementi Manganese-Rame, 1 fiala al mattino a digiuno fino a scomparsa dei sintomi.
Puoi effettuare anche degli impacchi molto efficaci con alimenti ricchi di amido: basta applicare sulla parte colpita, x circa mezz’ora, delle fettine di patata, o di banane, o mollica di pane bagnata in acqua e strizzata; tuttavia il più efficace di tutti è l’amido di riso,(fai una crema con un po’ di amido e acqua e applicalo direttamente sulla zona interessata, o se la zona è vasta fai un bagno tiepido dove è stato sciolto un bicchiere di amido di riso).

Anche una crema a base di Calendula Officinalis, ha ottime proprietà antinfiammatorie, antisettiche e cicatrizzanti. La puoi applicare direttamente sulla parte da trattare. Se hai in casa la Tintura Madre di Calendula, la puoi usare diluendo 20/40 gocce in mezzo bicchiere di acqua tiepida precedentemente bollita, e fai applicazioni locali con una garza.


Brunetta Del Po Daniela Temponi

                                                                       

              ananas  

Bibliografia


Brigo Bruno L’uomo, la fitoterapia, la gemmo terapia

Caprioglio V., Fornasari G. La pelle specchio dell’anima, Riza Scienze 2006

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Cofrancesco E, Merati L. Reiki il tocco che cura, Riza Scienze 2002

Padrini F.,Lucheroni Maria Teresa Bellezza e Benessere De Vecchi 2000

Pancheri P. Trattato di medicina psicosomatica, USES 1984

Panconesi E. Lo stress le emozioni la pelle, Masson 1990

Trevisani Cinzia Curarsi con il cibo

Trupiano Claudio Grazie dottor Hamer, Secondo Natura Editore 2012

Riviste “Curarsi Mangiando” e “Salute Naturale”, ed. Riza