L’Influenza: “una pausa per tornare a vivere in modo più naturale”

Una minor efficienza del sistema immunitario è responsabile della facilità alle infezioni influenzali e alle ricadute Anche periodi transitori di forte stress, di affaticamento fisico e mentale, di iper lavoro, di difficoltà relazionali  o una più globale "depressione", dai risvolti sia psichici che somatici, e soprattutto il venir meno della capacità di difendere il proprio spazio individuale, il proprio "Sé" psicofisico adattandosi nel contempo alle mutevoli condizioni ambientali che indeboliscono le difese dell’organismo, possono contribuire all’insorgere dell’influenza.

Dalke individua i seguenti livelli sintomatici:

la situazione di vita ci lascia indifferenti e freddi;

chiudersi e non riuscirei ad entusiasmarsi per qualcosa:

infreddatura: prendersi degli agenti (virus influenzali) adatti a rappresentare il dramma;

chiudere, serrare le porte dei sensi verso l'esterno: "avere il naso pieno", "essere raffreddati", chiudere la i gola mediante il gonfiore;

ritiro da situazione di crisi della vita quotidiana;

costruire argini di protezione fatti di fazzoletti dl' carta, costruire un campo di malattia; tener lontani uomini e situazioni: "non avvicinatevi troppo, sono raffreddato";

surmenage, desideri di fuga, non aver voglia di vedere e sentire nulla, desiderare solo di " infilare la testa sotto le coperte";

rifiuto d'avere contatti sociali: "non volere più ingoiare nulla"

atteggiamento di ripulsa: tossire addosso a qualcuno".

La Garavaglia osserva:

“Mi piace qui parlare dell'etimologia della parola, nella quale leggiamo un in-fluo che, latino, significa "fluisco in", cioè "scorro dentro", "scorro verso l’interno". E, infatti, l'influenza è una sorta di ritiro energetico che consegue a una caduta delle difese immunitarie, collegata spesso al cambiamento di stagione, in particolare all'arrivo di quella invernale Un In-fluire che arrivando quando ci irrigidiamo a seguire ritmi fuori stagione, forse ci racconta che in qualche modo ci stiamo rifiutando di venire a patti con il cambiamento. Se hai l'influenza, cerca di capire se e in cosa non vuoi fluire e dove ti sei bloccato, magari vuoi lasciar andare qualcosa che non ti appartiene più. Forse hai scelto questo sano ritiro energetico per ritirare le tue energie vitali da obiettivi esterni e canalizzarle soltanto dentro di te nella tua parte più profonda, accettando di andare in letargo con il tuo., corpo fisico, riparato sotto a una calda coperta. Una stasi che non è blocco ma inversione di direzione e forse anche un momento di regressione alla ricerca di nuovo accudimento materno: cosa c'è di meglio, dl una sana influenza che costringe a letto, per potersi permettere  attenzioni che altrimenti non oseremmo chiedere a chi sta accanto? Una regressione fisiologica che giunge quasi magica,quando abbiamo tirato troppo la corda...”

La Rainville ci propone un’indagine sul senso dell’influenza attraverso queste domande:

Avevo molto bisogno di riposo che non ho ascoltato, perché ero preso dai miei doveri materiali, professionali o famigliari?

Mi sono forse fatto violenza per continuare?            ,

Cos'è che questa influenza mi porta o mi obbliga a fare?

 

Se un sistema immunitario  efficiente e flessibile mette al riparo dalle conseguenze più fastidiose del contagio influenzale, si possono dedurre gli stessi tratti di elasticità, adattabilità e insieme di definizione e accettazione dei propri limiti nell'atteggiamento generale di chi riesce a non ammalarsi, o perlomeno a superare brillanteménte l'influenza. In particolare, anche l'accettazione di un vissuto depressivo - legato magari allo specifico momento atmosferico, al buio, al freddo, all'ostilità dell'ambiente - può aiutare a incontrare senza drammi, e senza farsene troppo "influenzare", la chiusa atmosfera invernale. Per contro, è senz'altro candidato ai malanni di stagione chi si irrigidisce a perseguire ritmi, obiettivi,  stati d'animo "fuori stagione", non venendo a patti con il mutamento dell'ambiente, non accettando il momento di stasi, di introversione, di passività stagionale.

Si deduce da questo che per uscire dall'inverno con il minimo danno occorre lasciar spazio alle istanze di tranquillità, di passività e di riduzione, almeno quantitativa, delle relazioni. Meglio crearsi una propria "tana" accogliente dove coltivare qualche hobby di tutto riposo, per ricaricare l'organismo e prepararlo all'attività futura.

 

I sintomi dell’influenza sono a carico, generalmente, dell’apparato respiratorio: febbre, tosse, mal di gola,  raffreddore e bronchite, ma anche dolori articolari e muscolari, mal di testa, prostrazione generale.

Importante è naturalmente la prevenzione. Come attuarla efficacemente, soprattutto dal punto di vista dell’alimentazione, ma anche con rimedi naturali e integratori, fermenti, enzimi, antibiotici naturali, vitamine e Sali minerali, che rinforzino il nostro terreno di base. Ecco alcuni accorgimenti che valgono sin dai primi sintomi:

1)      Innanzitutto cerchiamo di alimentarci con cibo fresco e sano, quindi frutta e verdura di stagione, anche sotto forma di succhi e centrifugati; cereali integrali, soprattutto in chicchi; proteine leggere di origine principalmente vegetale, come tofu e tempeh, e,  se vogliamo, poco pesce.

2)       NO  a formaggi, latte e latticini, cibi di tipo industriale, birra, bibite gassate e vino, farine raffinate.

3)      Durante il giorno beviamo del tè verde, almeno 3 o 4 tazze, e consumiamo fino a 30 gr. di frutta oleosa (noci, mandorle, nocciole, pinoli), anche aggiunta ai nostri piatti;

4)      E’ il momento adatto  per consumare gli agrumi: limoni, arance, mandarini, pompelmi, ricchi di vit. C antiossidante.

5)      Non dimentichiamo di utilizzare le spezie come zenzero, pepe, peperoncino, curcuma e zafferano: disintossicano il fegato e disinfiammano.

6)      Come è noto, utilizzare l’echinacea, può dimezzare i rischi di prendersi il raffreddore o l’influenza: basta prendere 1 o 2 capsule al giorno di estratto secco.

7)      Anche tutti i prodotti dell’alveare sono ottimi sia per prevenire che per curare questo disturbo: soprattutto propoli e miele, in particolare il miele di manuka, adatto in caso di raffreddore.

8)      La porzione proteica la possiamo prendere dai derivati della soia, come tofu, tempeh, pesce leggero

9)      Per la convalescenza scegliamo alimenti leggeri ma che danno energia: quindi colazioni a base di frutta, yogurt ricco di fermenti, semi oleosi, biscotti integrali, caffè d’orzo o the verde, spuntini a base di frutta e semi oleosi, ma anche frutta disidratata come le albicocche; per pranzo riso o altro cereale leggero abbinato a verdure ed eventualmente una piccola quota proteica; cene con brodo di pollo o altra zuppa,  con frutta cotta con piccole aggiunte di cioccolato.

Migliorare la funzionalità dell’intestino è un valido modo di prevenire e curare i sintomi di raffreddore e mal di gola, in quanto andiamo a rinforzare il nostro sistema immunitario che ha sede in quest’organo. Quindi via libera ai probiotici (o fermenti lattici) che sono contenuti soprattutto nello yogurt (leggete bene l’etichetta e assicuratevi che ne contengano il più possibile); ad ogni modo possiamo assumerli anche sotto forma di integratore. Sono molto utili anche gli enzimi di frutti come papaya e ananas, che contrastano le  infiammazioni di naso e gola; molto efficaci gli enzimi del miso, un derivato della soia che ne è ricchissimo: possiamo fare la zuppa di miso da bere prima del pasto o aggiungerlo a zuppe e ministre come insaporitore (ricorda però che non va cotto, ma aggiunto a fine cottura). Eccovi una semplice ricetta da provare sempre!

Zuppa di miso:  1 tazza di acqua, 1 cucchiaino colmo di miso, 30 gr. di tofu a dadini, 1 cucchiaino di erba cipollina tritata, zenzero in polvere o a pezzettini. Porta ad ebollizione l’acqua con il tofu, poi unisci lo zenzero e il miso sciolto in poca acqua calda e lascia bollire per due minuti lentamente. Quindi unisci l’erba cipollina e porta in tavola. Puoi servirla come antipasto o berla pasteggiando

In tutto il periodo autunno/inverno non facciamo mancare sulla nostra tavola aglio e cipolle, che hanno grandi proprietà antivirali e antibatteriche, oltre che antinfiammatorie e diuretiche. Anche l’avocado si è  dimostrato un buon antibiotico naturale.

                 aglio   

Carote
, ricche di betacarotene e fibre, da mangiare crude e cotte e broccoli, concentrato di vitamina C e sostanze che proteggono bronchi e polmoni, da mangiare almeno 3 volte a settimana, al vapore o appensa saltati in padella, aggiunti a del riso o pasta integrale.

Il brodo di pollo: un antico rimedio della nonna, ancora efficace in caso di influenza. Secondo i ricercatori, la sua efficacia starebbe in alcune proteine del pollo che potenziano il sistema immunitario. Se vogliamo renderlo ancora più efficace, per nutrirsi e reidratarsi durante il decorso della malattia quando non si ha voglia di ingerire nulla, aggiungiamo peperoncino, chiodi di garofano e bacche di ginepro.

Ecco come lo preparo io, per tutto l’inverno,  è adatto anche per i bambini. Dado di pollo: 800 gr. di pollo bio, 400 gr. sale grosso marino integrale, 3 carote, 3 cipolle, 3 gambe di sedano, 1 pomodoro. Trita finemente tutte le verdure in un mixer, dopo averle pulite. Cuocere tutto insieme per almeno un’ora e mezza e poi frullare bene il tutto (non aggiungere acqua) Conservare in frigorifero.

Un infuso per eventuali bruciori di gola: puoi farlo portando a ebollizione mezzo litro di acqua con 30 gr. di zenzero a fettine, 1 cucchiaio di miele e il succo di 1 limone; togli dal fuoco e bevine una tazza, mangiando anche qualche fettina di zenzero, il resto bevilo durante il giorno.

Naturalmente la cosa principale da fare in caso di influenza è quella di mettersi a riposo qualche giorno e dare al nostro organismo il tempo e il modo di riprendersi ed eventualmente prendere dei rimedi naturali per aiutare il corpo a reagire in modo spontaneo, con l’aiuto di un naturopata.

Brunetta Del Po Daniela Temponi

 

Bibliografia

Rüdiger Dahlke Malattia come Simbolo Mediterranee Edizioni
     
Claudia Rainville Il grande dizionario della metamedicina. Sperling & Kupfer

Susanna Garavaglia Diario di psicosomatica Tecniche Nuove

Catia Trevisani Curarsi con il cibo Edizioni Terra Nuova

Curarsi mangiando Rivista Ed. Riza