• '
    '

Ipertensione e ipotensione

significati psicologici e suggerimenti pratici per affrontare questi disturbi in particolare durante l'estate

SIGNIFICATI PSICOLOGICI

IPERTENSIONE
Il bisogno di controllare è la caratteristica psichica che più d’ogni altra contraddistingue gli ipertesi. La gestione della sfera emozionale avviene secondo modalità che lasciano poco spazio all’introspezione.
Negare (non riconoscendo le proprie emozioni non le sanno raccontare o addirittura le attribuiscono ad altri), filtrare con la razionalità (per esempio invece di dire “ti voglio bene”, utilizzano frasi del tipo “ti stimo molto, ti apprezzo”) e banalizzare (spesso definiscono “paturnia” un problema psicologico oppure cercano di confortare chi ne soffre con un “ma sì, cosa vuoi che sia”) sono i meccanismi che dominano il loro mondo interiore.
La storia familiare di chi soffre di questa problematica è spesso connotata da perdite, separazioni e traumi.
Immersi in un’atmosfera affettiva di precarietà che li ha fatti sentire in pericolo e poco protetti , hanno sovente dovuto diventare adulti prima del tempo, radicandosi in atteggiamenti di controllo.
Riza Psicosomatica così descrive il meccanismo fisiologico che col tempo verrà ad instaurarsi, predisponendo all’ipertensione:
…per poter controllare maggiormente la realtà, il cervello ha bisogno di una quantità maggiore di ossigeno e di energie e il cuore deve pompare il sangue con maggior forza, cioè sviluppando una maggior pressione. Al contempo, lo stato di allerta ha portato una contrazione cronica delle arteriole periferiche, creando così una maggior resistenza al fluire del sangue ai tessuti, e dunque chiedendo anche qui al cuore di sviluppare una pressione maggiore.
Lo stile comportamentale dell’iperteso è primariamente maschile, permeato di grande attivismo ed energia, timoroso di tutto quanto evochi la passività e l’abbandono, attributi che possono metterlo in contatto con quella sfera emotiva così accuratamente evitata.

Chi è più a rischio
Le persone ipertese hanno almeno tre fra le seguenti caratteristiche:
• Sono sempre in movimento
• Le difficoltà e i problemi sono affrontati con l’azione
• Il loro agire è concreto e pragmatico
• Non esprimono le loro emozioni, privilegiando l’azione che le può sottintendere
• Se decidono di fare una cosa la fanno, la portano a termine e poi è “superata”. A volte ciò si traduce in un atteggiamento compulsivo: se sentono di voler (o di dover) fare qualcosa, devono farla subito e devono concluderla in modo ben definito
• Nell’affrontare persone e situazioni utilizzano il criterio del “tutto o niente” evitando le sfumature

Suggerimenti
La risoluzione o il miglioramento di un sintomo secondo l’approccio psicosomatico avvengono stimolando un cambiamento negli atteggiamenti interiori nel paziente.
I punti centrali per quanto riguarda l’ipertensione sono:
1) Lasciarsi andare un po’ di più all’espressione delle emozioni e dei sentimenti
2) Imparare a delegare agli altri una parte delle responsabilità
3) Permettersi momenti di relax fini a se stessi, sufficientemente lunghi e non ritagliati tra un’attività e l’altra. L’iperteso solitamente sanguigno e passionale, ha bisogno di sperimentare e di capire che se si lascia andare non succede niente di catastrofico e che sbloccando la sua rigidità si sentirà più libero. E’ a questo punto che possono essere utili tutte quelle tecniche, psicologiche o corporee, che favoriscono una maggiore cedevolezza ed elasticità.

IPOTENSIONE
Il soggetto che soffre di ipotensione vive tra l’esserci e il non esserci, tra lo stato di coscienza e quello di incoscienza. Il sangue, pompato con meno forza, durante gli episodi di ipotensione giunge al cervello con una pressione appena sufficiente simboleggiando così il sentire del soggetto: un grande senso di precarietà e la difficoltà ad agire incisivamente. La passività del femminile, collegata a questo disturbo, si rivela in quelle situazioni che, percepite come rischiose, richiederebbero un passaggio all’azione. I soggetti sono più rivolti alla comprensione della propria dimensione inconscia e questo li rende molto sensibili, attenti alle sfumature, alle atmosfere, agli stati d’animo. Tendono a non affrontare la vita e le forti emozioni in modo determinato, resistono a fatica e si sottraggono.
Il possibile svenimento sembra rappresentare il tentativo di sfuggire a un approccio diretto e partecipe alla realtà. Il mezzo-svenimento (lipotimia) a cui talora va incontro se, per esempio, si alza troppo bruscamente dal letto o da una sedia (ipotensione ortostatica), esprime invece la mancanza di prontezza di fronte ai cambi improvvisi di situazione. Quando l’ipotensione insorge in una persona troppo attiva rappresenta l’esigenza di ritirarsi dall’azione continua e dall’atteggiamento troppo razionale e concreto, per poter ricontattare la propria direzione profonda. Lo schema simbolico di questa patologia è simile a quello che caratterizza l’anemia, ma con una fondamentale differenza: l’anemia si configura più come resa energetica e, dunque, come malessere profondo e radicato. L’ipotensione invece è un disagio che, per quanto sgradevole, è più superficiale e si collega soprattutto allo stile con cui viene affrontata la vita.
Chi è più a rischio
• Donne di costituzione delicata, introspettive e ipersensibili.
• Persone che hanno bisogno di poter avere una via di fuga nelle situazioni, e che fanno fatica a calarsi totalmente in quello che fanno o vivono.
• Persone che hanno difficoltà a vivere pienamente le emozioni e le passioni, e che di fronte agli eventi negativi della vita tendono ad abbattersi.
Suggerimenti
Se si è soggetti a frequenti episodi di ipotensione arteriosa , è meglio evitare il passaggio dalla posizione sdraiata a quella eretta, e viceversa, in modo troppo brusco, e di restare fermi in piedi troppo a lungo. E’ anche importante, nei periodi più a rischio di ipotensione (per esempio quando si è deboli), fare più spuntini durante la giornata, non restando a stomaco vuoto per lungo tempo, in modo da non arrivare ad avere livelli di zucchero nell’organismo troppo bassi. Basta anche soltanto bere molta acqua, che aumenta il volume del sangue e alza la pressione.
-E’ inoltre opportuno, a scopo preventivo, non stare a lungo in luoghi troppo caldi, e comunque non vestirsi in modo pesante (soprattutto non coprite il capo), per evitare un’eccessiva sudorazione.
-Sul piano emotivo è utile cercare di acquisire più familiarità con le emozioni (sia la gioia che il dolore) e i sentimenti, senza vergognarsi di manifestarli di fronte agli altri. Nel fare questo, però, va evitato di sottoporsi a sforzi eccessivi, ma abituarsi con gradualità a questo genere di impegno.


SUGGERIMENTI PRATICI

Ipertensione: all’origine di questa diffusa patologia può esservi una predisposizione genetica, l’uso di contraccettivi orali, l’impiego di farmaci a base di ormoni, il fumo, la vita sedentaria, l’obesità, fattori psicologici e stress. I fattori dietetici sono molto importanti nell’insorgenza dell’ipertensione, esiste infatti uno stretto rapporto tra pressione arteriosa ed alimentazione.
Senza dubbio l’introduzione di eccessive quantità di cibo e quindi un consumo elevato di calorie, causando sovrappeso, predispone all’ipertensione per compressione e costrizione della circolazione periferica con comparsa di gonfiore e pesantezza agli arti inferiori. L’ipertensione è una delle patologie più strettamente collegate alla “dieta occidentale”. Popolazioni con un diverso regime di vita in Oriente, Brasile o Africa non soffrono di ipertensione, nemmeno gli anziani. Quando, invece, gli individui appartenenti a queste popolazioni si trasferiscono in paesi più “civilizzati”, adottandone il regime alimentare, cominciano anch’essi a soffrire di ipertensione.
E’ stato notato che a soffrire maggiormente di ipertensione sono gli individui il cui regime alimentare è a base di cibi raffinati e zuccheri, ricco di grassi saturi e povero di grassi essenziali, calcio, magnesio, vitamina C e con rapporto sodio/potassio elevato. Molti studi hanno infatti dimostrato come un’alimentazione scarsa di potassio e ricca di sodio possa favorire l’insorgere di malattie cardiovascolari tra cui l’ipertensione; al contrario un’alimentazione ricca di potassio e scarsa di sodio può proteggere da queste malattie e può essere terapeutica in caso di ipertensione. Un eccesso di sale alimentare (cloruro di sodio) è pericoloso, ma la sola limitazione del sodio non migliora la pressione se non si aumenta allo stesso tempo il consumo di potassio. Anche la Vit. C svolge un ruolo importante nella prevenzione e terapia dietetica dell’ipertensione e questo per diverse ragioni, ma soprattutto per la sua capacità di aiutare l’organismo ad eliminare i metalli pesanti assunti continuamente tramite aria, acqua, fumo di sigaretta.
Le regole base per una dieta che prevenga sbalzi pressori e ipertensione, riducendo anche il sovrappeso sono poche e semplici: fare una colazione abbondante, 2 spuntini a base di un frutto e qualche mandorla; un pranzo e una cena a base di cereali o derivati integrali, verdure di stagione e con la presenza di un cibo proteico.

Cosa non mangiare:
- Come primo passo occorre ridurre o eliminare gli alimenti particolarmente ricchi di sodio come le carni conservate in genere e tutti i salumi; se proprio non si riesce a fare a meno della carne, preferire carni bianche, purchè private della pelle. Tra i pesci , moderare il consumo di acciughe, salmone, tonno, aringhe, alici e sardine a causa dell’eccessiva salatura e per la stessa ragione sono da evitare i formaggi stagionati. Attenzione anche ai dadi da brodo e agli alimenti in cui il sodio è utilizzato come conservante o esaltatore del sapore. Da scoraggiare anche il consumo di zucchero bianco che innalza la pressione sanguigna e di conseguenza dolci industriali, bibite zuccherate ecc. Stessa cosa vale per cereali e derivati raffinati e per i cibi pronti di produzione industriale (prodotti da forno, salse, zuppe, creme, gelati) che alzano i livelli di colesterolo e favoriscono gli sbalzi pressori e l’ipertensione. Il sale comunque può anche non essere completamente evitato: basta sostituire il sale comune con sale marino integrale, povero di sodio ma ricco di minerali, e alternarlo anche con sale rosa dell’Himalaya e, in ogni caso aumentare il consumo di spezie ed erbe aromatiche per insaporire i nostri piatti, ma anche usufruire delle loro potenti virtù terapeutiche! Evitiamo anche il caffè, e altre sostanze eccitanti come tè, bevande a base di cola, guaranà, cioccolato e di alimenti ricchi di grassi saturi che favoriscono il deposito di grasso sulle pareti delle arterie, come latte e derivati, burro e formaggi.

I cibi che curano:
- A tavola si può fare molto per prevenire l’ipertensione: i nostri alleati saranno i cibi di stagione, le proteine magre e la frutta oleosa, le fibre dei cereali integrali, e dei loro derivati. Tra gli alimenti più ricchi di potassio segnaliamo i broccoli, le carote, la zucca, i cavoli, gli spinaci, ma anche asparagi, mele, meloni, prugne albicocche, banane, uva, agrumi, patate, cereali integrali, frutta secca, lievito di birra, legumi secchi, cacao. Un altro gruppo di alimenti consigliati nei casi di ipertensione sono le alghe, il cui consumo fornisce Sali minerali nelle percentuali e nei rapporti ottimali, utili soprattutto per chi non consuma pesce di mare. In particolare nelle alghe laminarie è stata individuata una sostanza, la laminina, che ha un effetto terapeutico sull’ipertensione inducendo il rilasciamento della muscolatura liscia arteriosa e aumentando l’eliminazione urinaria di sodio. Grazie al loro elevato potere nutritivo, le alghe vanno utilizzate con parsimonia, non come componente base, ma come semplice condimento. Possiamo aggiungere un pezzettino di alga wakame alle nostre zuppe o minestre, messe 15 min. in ammollo e poi tagliuzzata; cuociamo i legumi con l’aggiunta di poca alga Kombu: risulteranno più digeribili riducendo anche le fermentazioni intestinali che causano gonfiore, e cuoceranno in meno tempo; oppure possiamo mangiare un ottimo sushi, preparato con alga nori utilizzata per comporre degli involtini contenenti riso e verdure.
- Tra gli alimenti da privilegiare c’è senz’altro l’aglio, un bulbo con specifiche proprietà curative che insaporisce ottimamente i nostri cibi: sono ben noti i suoi effetti ipotensivi che ne fanno un buon complemento per l’alimentazione degli ipertesi. Consumiamo le ciliegie che stimolano la diuresi e contrastano la ritenzione che favorisce l’ipertensione; tra i cereali integrali, l’avena contiene sostanze anticolesterolo e protegge cuore e arterie; molto bene anche riso e orzo; i fagioli di soia, lessati e gustati al naturale, ripuliscono le arterie; bene anche tutti gli altri legumi; la carne di tacchino ha carni magre e povere di colesterolo, utili anche per chi deve perdere peso; tofu, tempeh, seitan, bistecche di soia, sono alternative valide alla carne . Per il pesce , scegli soprattutto quelli magri, come sogliola, nasello, orata, dentice, spigola.
Per quanto riguarda le bevande, il the verde è indicato(in particolare quello senza teina, ottimo il Bancha Kukicha, in rametti, lo trovi nei negozi bio o in erboristeria), ma anche il the bianco, che contribuisce a pulire le arterie e contrasta l’ipertensione, il the rosso, privo di teina, aiuta a ridurre il colesterolo e contrasta ritenzione e cellulite; naturalmente molta acqua naturale.
Se soffri già di ipertensione puoi fare già dal mattino un’azione riequilibrante della pressione: sbuccia una barbabietola rossa cruda e centrifugala, unisci del succo di limone e bevi.
Come già detto, al posto del sale puoi aumentare il consumo di erbe aromatiche per aromatizzare i tuoi piatti: oltre a beneficiarne la tua salute, offrirai al tuo palato la possibilità di sperimentare nuovi sapori!! Puoi fare un mix di erbe essiccate come origano, timo, menta salvia, rosmarino ecc. pesta il tutto in un mortaio e usa sui tuoi piatti. Ma usa le erbe aromatiche anche fresche, soprattutto a fine cottura, come il prezzemolo, ricchissimo di Vit. C, l’aneto che si presta bene ad insaporire piatti di pesce o aggiunto alle insalate, favorisce la digestione e facilita la diuresi, la menta, digestiva, rinfrescante e depurativa, e così via. Puoi anche utilizzarle per fare delle ottime tisane. Magari le puoi coltivare sul tuo balcone a casa, anche in poco spazio crescono rigogliose…anche solo occuparti di queste piccole piante è un gesto prezioso per il tuo benessere psicofisico e oltretutto sono molto belle e decorative.
Anche le spezie sono un valido aiuto per la nostra salute: con un semplice riso allo zafferano abbiamo già fatto un passo per regolarizzare la nostra pressione sanguigna, favorendo la digestione e prevenendo le infezioni intestinali…non poco per un solo piatto no!!! Via libera a curcuma, zenzero, cannella, cardamomo, anice, finocchio, da aggiungere sui piatti a fine cottura (ricorda però che alcune spezie devono essere sciolte in olio per attivarsi come la curcuma, il coriandolo, il cumino, il cardamomo). Semi come finocchio e anice si usano interi, lo zenzero si gruttugia e anche la noce moscata, il peperoncino si usa in polvere o sminuzzato.
Il cacao, usato con moderazione, come cioccolato amaro fondente extra, contiene sostanze antiossidanti aiuta a diminuire la pressione, ha un effetto antinfiammatorio, aumenta il colesterolo buono (HDL) e diminuisce quello cattivo (LDL) e i trigliceridi; contiene anche sostanze dette del “buonumore”, ma deve essere puro e privo di grassi aggiunti.
Oltre alla dieta, un fattore fondamentale nella prevenzione e cura dell’ipertensione è l’attività fisica. Praticare un’attività fisica moderata e regolare, riduce il tono del sistema nervoso simpatico che, se elevato, causa ipertensione. Oltre a evitare il sovrappeso, il movimento aiuta a contrastare la depressione, aumenta il buonumore e permette anche di socializzare in modo spontaneo. Basta anche una camminata veloce alcune volte alla settimana per avvertire subito i primi benefici!
Naturalmente il consiglio è di non fumare o bere alcolici: il fumo crea dei picchi di pressione evidenti e dunque rischiosi, mentre l’alcol rende rigidi i vasi sanguigni; ciò nonostante bere mezzo bicchiere di vino rosso ai pasti è però consentito.

I RIMEDI NATURALI
Come avrai letto nella parte che parla della psicosomatica di questo disturbo, l’ipertensione riguarda un modo specifico di gestire il mondo delle nostre emozioni. Già con l’alimentazione possiamo fare un gesto concreto nella prevenzione e cura di questo disturbo, inoltre possiamo utilizzare tutte quelle tecniche, psicologiche o corporee, che favoriscono una maggiore cedevolezza ed elasticità, insomma un cambio di “rotta”. La medicina naturale si avvale di alcuni rimedi molto efficaci, che agiscono per riportare l’equilibrio nel nostro organismo, senza ricorrere ai farmaci allopatici se non in caso di effettiva necessità ed urgenza. Anche l’omeopatia, se usata con l’aiuto di un medico omeopata, è un validissimo sostegno e può aiutarci a risolvere questo disturbo.

Gemmoterapia, Fitoterapia e Oligoterapia
In caso di ipertensione arteriosa la gemmo terapia consiglia il Macerato Glicerico 1 DH di Biancospino: esso riduce la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa, aumenta il flusso coronarico, migliora la nutrizione del muscolo cardiaco. E’ indicato nell’ipertensione arteriosa nelle persone ansiose. Se ne possono assumere 50 gocce, in un po’ d’acqua, un quarto d’ora prima di colazione. E’ un valido sostegno anche per il cuore. Anticamente era chiamato “l’albero della vita”, data la longevità di questo arbusto. Possiamo anche fare tisane con i fiori essiccati di biancospino messi in ½ litro di acqua bollente, per 15 min. e poi filtrato, da bere durante il giorno e prima di dormire, ma in piccole dosi.
Si può abbinare ad un altro rimedio tra i più efficaci : l’olivo. La Dea Atena affidò l’olivo ai greci come il dono più prezioso per l’umanità. Si assume sempre come macerato glicerico alla 1 DH, 50 gocce 15 min. prima di pranzo e 50 gocce 15 min. prima di cena, diluito in un po’ d’acqua; l’olivo è anche indicato in caso di dieta ricca di sale e in presenza di ritenzione idrica e il colesterolo è alto.
La fitoterapia suggerisce l’aglio (estratto secco); da prendere 1-2 compresse (100 mg) 3 volte al dì, durante i pasti. L’aglio ha un’azione ipotensiva per vasodilatazione delle arteriole e aumento della diuresi. Studi controllati hanno evidenziato che la sua somministrazione induce una notevole riduzione della pressione sistolica e di quella diastolica.
Puoi integrare i rimedi sopra descritti con gli oligoelementi Manganese e Iodio, se hai ipertensione e sei una persona energiaca, volitiva, irritabile, stanca al mattino e iperattiva la sera. Prendi una fiala di Manganese (1 dose 3 volte alla settimana a digiuno) e Jodio (1 dose 2 volte alla settimana, 5 minuti dopo aver assunto il Manganese). Se invece sono presenti ansia, nervosismo, malinconia, senso di pesantezza agli arti inferiori, cattiva memoria, associati a disturbi gastrici e dermatologici, ricorri al Manganese-Cobalto. Si assume Manganese-Cobalto (1 dose 1-2 volte alla settimana), solo quando lo sbalzo pressorio si è normalizzato.

Aromaterapia
Come Naturopata, uso spesso gli Oli Essenziali. Oltre a regalarci il loro profumo meraviglioso, ogni olio ha la capacità di attenuare molti disturbi, fino alla loro scomparsa, ed essere di supporto per altre terapie nelle problematiche più impegnative.
Possiamo utilizzare questi oli in vari modi: per massaggi, diluiti in olio di base, va bene anche l’olio d’oliva, oppure l’olio di mandorle dolci, (ma ce ne sono molti e ognuno con caratteristiche diverse a seconda del loro uso), per inalazione secca (si mettono alcune gocce di olio su un fazzoletto e si inala più volte al dì, nei casi cronici basterà inalare per una decina di minuti due volte al giorno) e uso interno, da adottare solo con un aromaterapeuta esperto. Molto piacevoli sono anche i bagni aromatici (nel caso del bagno si devono stemperare 20-25 gocce di olio essenziale in 3 cucchiai di miele liquido, oppure in 250 gr. di sale del Mar Morto,o in ½ bicchiere di aceto di vino o di mele, aggiunge la miscela all’acqua calda agitando con movimenti rotatori in senso orario, entrare nella vasca e rilassarci per almeno 10 min, 20 se si usa il sale, prima di usare detergenti).
Nel caso dell’ipertensione sono indicati l’olio essenziale di lavanda (è un calmante emozionale e un tonico, aiuta a ritrovare il proprio equilibrio); l’olio essenziale di ylang.ylang esercita un’azione calmante a livello del cuore, è molto rilassante e può essere utile anche in caso di insonnia, stimola la sensibilità e la ricettività nei confronti dei sentimenti e delle richieste altrui, attenua la rabbia creando un senso di pace. L’olio essenziale di issopo è un regolatore generale della pressione sanguigna, e utile in caso di stress. L’olio essenziale di melissa è un grande riequilibratore del sistema nervoso, e agisce sul sistema endocrino e sull’apparato cardiocircolatorio: irradia il potere dell’equilibrio, della saggezza e della comprensione; crea una sorta di distacco dalle passioni rovinose e annulla le illusioni. L’olio essenziale di limone svolge un’azione tonificante e decongestionante a livello della circolazione venosa e linfatica, utile per l’ipertensione, anche in sinergia con lavanda, ylang-ylang, maggiorana (per massaggi, bagni aromatici e inalazione secca). L’olio essenziale di maggiorana contribuisce ad abbassare la pressione arteriosa attraverso un effetto di vasodilatazione; quest’olio svolge una spiccata azione a livello della sfera nervosa, ove esercita un notevole effetto riequilibrante in caso di stress nervoso con somatizzazione quali palpitazioni, tendenza al rialzo della pressione arteriosa, cefalea, disturbi digestivi, vertigini.; il suo profumo si armonizza bene con la lavanda, e si può usare, oltre che nei metodi sopra citati, anche per diffusione d’ambiente.

DI SEGUITO VI SCRIVO DELLE RICETTE SEMPLICI COLLAUDATISSIME DA ME PER PREVENIRE L’IPERTENSIONE!!!

Mix di bacche, avena e yogurt per una super colazione che protegge arterie cuore e cervello!!! E aiuta anche la regolarità intestinale. x2p.
Yogurt naturale, fiocchi d’avena, un cucchiaio di bacche di goji, uno di mirtilli e uno di uvetta essiccati. Se ti piace aggiungi della cannella e una presa di pepe, che stimolano il metabolismo. Mescola bene tutti gli ingredienti e gusta! Le bacche di goji, in particolare, sono molto adatte per l’ipertensione, usale anche tutti i giorni a colazione o come spuntino.

Riso rosso anticolesterolo Kcal 280 x 2p
120 gr. di riso rosso, qualche cucchiaio di uvetta, cipolla rossa, 2-3 cucchiai di olio extravergine d’oliva. Cuoci il riso rosso, dopo averlo lavato, in acqua fredda fino a che non ha assorbito tutta l’acqua. Nel frattempo, in un tegame antiaderente, fai appassire la cipolla rossa ad anelli e l’uvetta precedentemente ammollata in poca acqua calda. Quando il riso è pronto, aggiungilo alla cipolla e all’uvetta e fai insaporire. E’ un primo leggero e molto adatto per chi vuol perdere peso, salvaguardare il fegato e prevenire il colesterolo alto. Puoi abbinarlo con verdure e dei legumi o altro piatto proteico.

Polpettine di ceci
x 2
300 g. di ceci già ammollati e cotti (o in vasetto bio), 1 presa di curcuma, 2 zucchine cotte in padella con poca acqua, poco sale, pangrattato (in caso di celiachia puoi usare dell’amido di mais). Frulla i ceci con la curcuma. Frulla anche le zucchine e uniscile alla crema di ceci. Forma delle polpettine, passale nel pangrattato, disponile in una teglia ricoperta di carta forno e infornale a 180°C per 15/20 min. Insieme al riso formano un piatto unico completo ricco di proteine verdi che contrasta l’azione dei grassi “cattivi”, adatti anche in caso di sovrappeso, trigliceridi elevati. La curcuma è un potente antiossidante e antitumorale.


Bruschetta di mare
Alcuni pezzi di alga wakame, semi di sesamo o girasole o zucca sgusciati (2 o 3 cucchiai), 6 fette di pane integrale, olio extravergine d’oliva rosmarino tritato o d origano in polvere. Accendi il forno a 200°C e quando è ben caldo, introduci le alghe su una teglia, lasciandole tostare per circa 15 min., insieme ai semi che preferisci. Togli dal forno e, una volta raffreddate, sbriciola tutto con un mortaio. Ungi le fette di pane con poco olio, cospargile con rosmarino o origano, ma puoi provare anche con del peperoncino se ti piacciono i sapori più piccanti, disponile su una teglia a tostare leggermente in forno; ancora calde condiscile con una leggera spolverata del condimento alle alghe. Puoi conservare il condimento in un vasetto e, oltre alle bruschette, puoi usarlo anche per insaporire dei cereali o verdure.

Ipotensione: l’ipotensione, o pressione bassa, con valori sotto i 100-110mmhg x la massima e inferiori a 60-70mmhg per la minima, è una diminuzione della pressione arteriosa riferita perlopiù ai valori massimi. E’ provocata da tutto ciò che crea dilatazione dei vasi sanguigni (il caldo o alcuni farmaci), da una ridotta efficienza del cuore (aritmie o scompensi) e dalla diminuzione della massa sanguigna (per esempio disidratazione, anemia). I sintomi possono essere palpitazioni o tachicardia, sudorazione fredda, pallore, visione offuscata, riduzione dell’udito (a volte ronzii) e possibile svenimento.
Quando l’ipotensione è costituzionale può essere relativamente asintomatica o provocare disturbi di lieve entità (affaticabilità e giramenti di testa); quando invece si verifica un calo di pressione brusco e repentino, si possono avvertire sintomi indotti dalla diminuzione di sangue ai tessuti: cute fredda, pallida e sudaticcia, tachicardia, alterazione dell’equilibrio metabolico ecc.; ci si sente deboli, mancano le forze e si può arrivare a svenire. In particolare, quando la temperatura dell’ambiente è elevata, l’organismo, per mantenere costante la temperatura corporea, attiva dei meccanismi di difesa che favoriscono la dispersione del calore: 1) la vasodilatazione, con aumento del calibro dei vasi sanguigni per cui il sangue scorre più velocemente all’interno dei vasi, ma contemporaneamente si determina una diminuzione della pressione sanguigna; 2) la sudorazione, con perdita di acqua e Sali minerali, per cui l’organismo può andare incontro a disidratazione che causa diminuzione della pressione.
L’ipotensione può essere di origine genetica, o conseguente a malattie debilitanti, interventi chirurgici, nutrizione scarsa. E’ un fenomeno molto diffuso tra le donne e si manifesta sovente nel cambio stagione, con l’arrivo del caldo o in concomitanza con il ciclo mestruale.

Alcune regole di salute e benessere:
• La prima raccomandazione è quella di reintegrare i liquidi che vengono eliminati, bevendo spesso, tuttavia è sconsigliabile bere bevande gassate e troppo fredde, perché potrebbero causare una congestione.
• Privilegiare un’alimentazione leggera ricca di frutta e verdura, cibi ricchi di acqua, vitamine e Sali minerali e scarsa di alimenti troppo calorici come creme, fritti, cibi piccanti, salse, alcolici.
• Evitare di svolgere lavori faticosi e un’attività fisica intensa nelle ore più calde della giornata.
• Qualora dovessero comparire sintomi di affaticamento, giramenti di testa, tachicardia e la cute apparisse fredda, sudata e pallida, è necessario sospendere ogni attività e distendersi in un luogo fresco e ventilato con le gambe più alte rispetto alla testa e bere una bevanda non fredda. E’ sempre opportuno consultare un medico, che, dopo aver esaminato lo stato generale di salute potrà eventualmente prescrivere opportuni integratori salini. Nei casi di disturbi circolatori, in generale, è meglio non sovraccaricare l’organismo con farmaci “tossici”: infatti i farmaci per la pressione intossicano il fegato ed essendo spesso associati ai diuretici caricano in maniera abnorme i reni, con conseguenze spesso irreversibili.

L’ipotensione a tavola
Soprattutto in estate, con il gran caldo, chi soffre di ipotensione può risentirne e avere cali bruschi della pressione. La prima regola è idratare il corpo, quindi la dieta deve essere ricca di liquidi e minerali da assumere attraverso acqua, frutta, verdura, tisane, centrifugati ecc.
• Se la pressione scende in maniera inaspettata, un buon rimedio casalingo (da usare con moderazione!), è bere un bicchiere d’acqua con 1 cucchiaino di sale marino integrale o rosa.
• Se l’ipotensione è cronica, bevi due volte al giorno un infuso di zenzero preferibilmente fresco: prendine un pezzettino (uno o due centimetri di radice) grattugialo e mettilo in una tazza di acqua ben calda, lascialo in infusione per circa 5 minuti, poi bevi l’infuso senza filtrarlo.
• Bere TANTA ACQUA, SEMPRE.
L’alimentazione deve essere leggera e ricca di minerali. La frutta di stagione idrata e fornisce antiossidanti che migliorano la circolazione e forniscono Sali rimineralizzanti. E’ opportuno assumere la frutta lontano dai pasti principali, pranzo e cena, fatta eccezione per mele, frutti di bosco, papaya, mango e ananas, e mangiarla come spuntino a metà mattinata o nel pomeriggio., meglio se accompagnata da yogurt o con qualche frutto oleoso. Nel periodo estivo sono ideali i fichi, molto adatti a chi soffre di ipotensione e a cali degli zuccheri; l’anguria, che tra i frutti estivi è quello con il maggior potere idratante; le ciliegie, che idratano e forniscono Vit.C, potassio e magnesio in presenza di cali pressori; il limone, ottimo già dal mattino per depurare, spremuto e con acqua e miele contrasta la pressione bassa; le albicocche, ideali per regolarizzare i valori della pressione sanguigna, così come le prugne che rafforzano anche i vasi sanguigni e le fragole che rivitalizzano tutto l’organismo.
Le verdure e gli ortaggi completano il gruppo di cibi che, soprattutto in estate, apportano liquidi e sostanze anti calura. Tre porzioni al giorno, accompagnate da altri cibi adatti, aiutano a evitare i cali pressori. In estate le melanzane, rafforzano vene e capillari; i pomodori sono ricchi di potassio utile x contrastare i cali di pressione, così come peperoni e cetrioli; l’aglio e le cipolle sono grandi alleati per riequilibrare la pressione, la lattuga reidrata e fornisce potassio; i ravanelli sono ricchi di sodio che fa rialzare la pressione.
E’ bene usare anche erbe aromatiche come il basilico, la menta, il coriandolo e spezie come zenzero, noce moscata, semi di cumino e paprica, da usare per insaporire le insalate, i piatti di pasta e cereali, le verdure, i piatti carne o pesce. Per i primi piatti usiamo cereali integrali e anche quelli più leggeri e senza glutine, come i vari tipi di riso, la quinoa, l’amaranto. Possiamo consumare del pesce come salmone o trota affumicata, del prosciutto cotto, occasionalmente, formaggi freschi di capra o di pecora.
Ti consiglio di iniziare il pasto con una zuppa di miso, soprattutto in estate ed autunno, per preparare alla stagione fredda: oltre a fare un’azione veramente efficace nei confronti della flora batterica intestinale, migliorando l’assimilazione dei cibi, facilitando la digestione e potenziando le capacità di difesa del nostro organismo, il miso contiene sostanze che migliorano la circolazione sanguigna. Inoltre è ricchissimo di Sali minerali, oligoelementi, vitamine ed enzimi.
Aumentiamo senz’altro, soprattutto in estate, il consumo di cibi crudi, o cotti molto poco, proprio per lasciare inalterato il contenuto di vitamine e soprattutto di enzimi utili per il buon funzionamento dell’organismo. Anche i germogli, che puoi fare da solo in casa, sono una buona scorta di energia per le nostre cellule!

Indicazioni utili in caso di emergenza:
Se la pressione si abbassa un po’ troppo possiamo assumere 6-7 mandorle e l’uva passa che agiscono sul sistema cardiovascolare regolando la pressione (se è alta la riducono, se è bassa la alzano); anche pane e prosciutto crudo, o un pezzetto di parmigiano sono efficaci per ritrovare energia e vitalità! Per chi non ama il salato, un paio di palline di gelato possono aiutare a stare meglio. Una tisana preparata con un rametto di rosmarino in una tazza di acqua bollente x 15 minuti, filtrate e bevetene due o tre tazze al giorno. Anche una tisana di liquirizia (2 cucchiaini di radice in acqua bollente per 5 minuti), oppure qualche pezzetto di liquirizia. Anche il caffè può aiutare, senza esagerare. Consumare quotidianamente una piccola porzione di cioccolato amaro, ricco di sostanze stimolanti, aiuta ad aumentare la pressione arteriosa.

ECCO QUALCHE RICETTA PER CONTRASTARE E PREVENIRE I CALI DI PRESSIONE:
Per una colazione energizzante:

Porridge all’avena: 100 gr. di fiocchi d’avena, ½ litro di latte di soia, 1 mela, ½ cucchiaino di cannella, uvetta, miele, sale marino integrale. Mescola i fiocchi d’avena con il latte di soia, unisci il miele, la mela sbucciata e a tocchetti, la cannella e il sale. Cuoci in forno x mezz’ora. Ottimo in inverno per cominciare al meglio la giornata! In estate si può fare circa lo stesso ma a freddo e con lo yogurt, anche di soia, aggiungendo le bacche come frutti di bosco, particolarmente adatti per sostenere la circolazione sanguigna.
Per pranzo e cena:

Zuppa di miso

1 tazza di acqua, 1 cucchiaino colmo di miso, 30 gr. di tofu a dadini, 1 cucchiaino di erba cipollina tritata, zenzero in polvere o a pezzettini. Porta ad ebollizione l’acqua con il tofu, poi unisci lo zenzero e il miso sciolto in poca acqua
calda e lascia bollire per due minuti lentamente. Quindi unisci l’erba cipollina e porta in tavola. Puoi servirla come antipasto o berla pasteggiando.  

Insalata greca idratante 
1 pomodoro sodo e maturo, 2 foglie di lattuga, 1 cipolla di Tropea, 10 olive di Kalamata, 1 cetriolo, 4 ravanelli, 100 gr. di feta, 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva, aceto, sale marino integrale, origano, pepe nero. Taglia a spicchi il pomodoro, aggiungi la cipolla ad anelli finissimi, le olive e il cetriolo a rondelle, anche i rapanelli a rondelle; unisci la feta a cubetti e la lattuga a pezzetti e, con le mani mescola il tutto in una terrina, condisci con l’olio d’oliva, l’aceto, se lo gradisci, il sale e l’origano); abbina con pane integrale e verdure cotte. Ideale x l’estate.

I RIMEDI NATURALI
Gemmoterapia, fitoterapia e oligoterapia
Molto indicato in tutti i casi di ipotensione è l’Eleuterococco (radici). Se ne assumono 20 gocce di tintura madre (TM) al dì, per 20 giorni al mese, in cicli ripetibili 2 o 3 volte all’anno. Un rimedio estremamente efficace è anche il Macerato Glicerico 1DH di Rosmarino: assumere 50 gocce di Rosmarinus officinale diluito in un po’ d’acqua; proseguire x tre mesi e ripetere per 2 o 3 volte all’anno.
Un consiglio dal naturopata è quello di abbinare al trattamento fitoterapico scelto l’impiego degli oligoelementi. In caso di ipotensione sarà utile il Rame-Oro-Argento: 1 fiala al giorno per una settimana e, quindi, 1 fiala 3 volte a settimana x cicli di 2-3 mesi da ripetere 2 o 3 volte all’anno.
Nel caso in cui l’ipotensione si presenti sotto i valori della norma, spesso si notano anche mancanza di resistenza, eccessiva stancabilità, ciclo mestruale scarso, obesità, patologie linfatiche e digestive; le persone di questo tipo sono in genere calme ed equilibrate, metodiche e dotate di self- control. Con questi sintomi puoi assumere Manganese-Rame (1 dose 2 volte alla settimana) per cicli di un mese.

Aromaterapia
In generale, gli oli essenziali adatti per l’ipotensione arteriosa sono :il rosmarino,soprattutto quello con chemio tipo al borneolo, è utile come neurotonico e stimolante circolatorio: in caso di stanchezza massaggialo a livello della schiena, nella regione lombare e lungo i muscoli a lato della colonna vertebrale, dal basso verso l’alto, per dare una carica di energia a tutto il corpo; canfora bianca, timo, menta; la cannella (foglie) stimola la circolazione sanguigna, permettendo anche un migliore drenaggio delle tossine, combatte l’astenia fisica e mentale con un effetto euforizzante e antidepressivo, ma non bisogna abusarne e infatti bisogna diluirla in olio vegetale in quantità dimezzata rispetto agli altri oli; garofano chiodi, issopo, il lemongrass ha un effetto tonificante e stimolante della circolazione e il suo profumo fresco e agrumato riequilibra il sistema nervoso in caso di somatizzazioni legate allo stress; salvia; il pino silvestre, che ha un grande potere stimolante e dinamizzante, agisce stimolando la corteccia surrenale, che produce gli ormoni di risposta dell’organismo allo stress, tonifica e rinvigorisce la mente come una passeggiata in un bosco di pini in montagna! Si possono usare in diffusione ambientale (fino a un max di 5 tipi di olio insieme), per un massaggio, diluiti in olio vegetale, o per inalazione secca (mettendo 2-3 gocce su un fazzoletto e inalando varie volte al giorno). Potete usarli anche in un bagno aromatico, diluendoli prima in una manciata di sale, o un cucchiaio di miele, e rimanendo immersi per almeno 10 minuti prima di lavarvi.

             


Brunetta Del Po, Temponi Daniela

Bibliografia:
“Curarsi con il cibo” di Catia Trevisani -ed. Terranuova
“Curarsi mangiando” Rivista ed. Riza
“L’uomo, la fitoterapia, la gemmo terapia” di Bruno Brigo
“Aromaterapia” di M.T.Lucheroni e F.Padrini Fabbri Editori
“Dizionario di fitoterapia” ed. Riza
“Dizionario di Psicosomatica Vol. 2 “ Ed. Riza